capitolo 12 ABBIGLIAMENTO DELLE BOTTIGLIE Etichette ed etichettatura Stefano Ferro, Daniela Bussi cellulosa, colla, acrilico, produttività, contraffazione KEYWORDS Produzione delle etichette La carta si ottiene sminuzzando le fibre di legno in minuzzoli ( ) e scaglie (3-4 cm di larghezza e lunghezza e 3-6 mm di spessore) dalle quali, per azione solitamente meccanica (a volte chimica o entrambe), si ottengono le paste di legno. Con la spappolatura (passaggio in giranti rotanti simili a frullatori) si ottiene una sospensione di fibre in acqua dalla quale si possono asportare le sostanze estranee. Le fibre si presentano come tubicini con sfilacciamenti che ne facilitano il legame. In tale sede vengono effettuate le aggiunte necessarie al tipo di carta che si vuole ottenere ( , ). chips A B Il foglio assume la consueta conformazione in seguito a passaggio ripetuto dell’impasto entro cilindri che favoriscono la (40-50%). Con un successivo passaggio in essiccatoi si arriva ad un peso secco di appena il 5% di quello iniziale. I fogli, raccolti in bobine, vengono reggettati, pesati e sbiancati con cloro attivo. perdita d’acqua La carta più utilizzata è del tipo kote, caratterizzata da una superficie molto lucida sulla quale vengono impresse le scritte e da un retro ruvido per consentire l’assorbimento della colla. La grammatura più adatta va da 80 a 90 grammi. Per le etichette autoadesive si utilizza una carta speciale, collata con prodotti a base . Le etichette, fabbricate in fogli, vengono tagliate con le comuni taglierine per le forme quadrate o rettangolari, mentre le altre forme vengono separate mediante ( ). acrilica fustellatura C peso della carta: tra 70 e 90 g/m2 (max 75 g/m2 per i collarini); umidità della carta: 6-7%; umidità dell’ambiente: 60-70%;dimensione e forma dell’etichetta in funzione della bottiglia; disposizione delle fibre della carta: devono essere quasi sempre orizzontali per un più corretto stiramento attorno alla bottiglia e per una maggiore facilità di applicazione. Solo nel caso di etichette lunghe e strette si può utilizzare la disposizione verticale perché questa risulta essere la zona di maggior stiramento superficiale; superficie a vista compatta per evitare di vedere la colla in trasparenza, retro poroso per assorbire la colla; rifinitura perfetta dei bordi (ottenibile con accurata fustellatura); resistenza alla macerazione nei bagni caldi delle lavabottiglie, per evitare lo spappolamento e la disgregazione della cellulosa. (A) - Caratteristiche essenziali della carta per etichette ( ) - Senso della fibra per la carta da etichette ( ) B Krones (C) - Tipi di carta per etichette : è la più diffusa per il suo facile incollaggio. Su di essa i colori sono molto nitidi, l’inchiostro tende ad asciugare lentamente in quanto è minore l’assorbimento rispetto alle altre carte; Lucida : facile all’incollatura, più trasparente rispetto a quella lucida. Molto valida nell’esaltazione dei colori che contrastano sulla base opaca. Indicata per la stampa dell’oro in pasta; Opaca : offre molteplici varietà di colori e tipi di lavorazione. Di norma porosa, richiede perciò un’attenta scelta della colla; Vergata : carta da 60 g accoppiata ad un foglio metallico di alluminio, argento o oro, lucido o opaco, di spessore tra 0,09 e 0,12 mm. Usata a volte in sostituzione dell’oro a caldo; Metallica accoppiata : carta da 90 g, usata per alcuni vermut negli anni ‘60, sulla quale vengono applicate sottovuoto delle scaglie di oro, argento o alluminio. Ha un aspetto opaco e leggermente granuloso; Metallizzata : adatta per bottiglie riciclabili, deve resistere ai bagni con una concentrazione di almeno il 2,5% di soda a 40-50 °C;Film plastico trasparente: consente di far apparire solo le scritte, come se fossero impresse sulla bottiglia. Risultati estetici originali. Antispappolo Struttura tecnologica Le etichette sono costituite fondamentalmente da tre componenti principali: supporto, patina e trattamento del retro: : rappresenta lo strato intermedio dell’etichetta, alla quale conferisce consistenza e struttura. Deve possedere un’elevata resistenza meccanica per sopportare le sollecitazioni in fase di etichettatura. La buona collatura dello stesso è indispensabile per impedire la penetrazione della colla, e spesso l’aggiunta di ulteriori sostanze serve a regolare umidità e opacità della struttura. supporto : consiste soprattutto in pigmenti (caolino o creta) e sostanze leganti per ottenere una buona stampabilità. Altre aggiunte servono a regolare il grado di bianco, la resistenza a umidità, abrasioni e lavaggi con soda. patina : ha lo scopo di ridurre l’accartocciamento verso il lato patinato ed assicurare una buona planarità in diverse situazioni ambientali e tipi di colla. trattamento del retro ( ) - Sistema di sbobinamento delle etichette autoadesive, costrette a passare in una serie di rulli che favoriscono l’allineamento e la collocazione sulla bottiglia (Enos) D Etichette autoadesive Normalmente le etichettatrici a colla aumentano in funzionalità con l’aumentare della capacità lavorativa: piccoli impianti per limitate produzioni possono presentare problemi di funzionamento. È proprio per le piccole e che il sistema autoadesivo si dimostra molto funzionale, anche se il costo dell’etichetta risulta lievemente superiore. Infatti, a livello di piccole e medie aziende, sono ricorrenti i cambi di formato e dicitura (data, numerazione bottiglie, ecc.), per cui le interruzioni durante il lavoro o cicli lavorativi brevi diventano possibili vista la manutenzione pressoché nulla richiesta dalla macchina per autoadesive, contrariamente al sistema a colla. Gli adesivi utilizzati sono essenzialmente a base acrilica, ma la formulazione può variare per adattarsi alle condizioni di conservazione della bottiglia confezionata. medie produzioni Il sistema autoadesivo è da ritenersi integrativo e non sostitutivo di quello a colla in quanto i costi leggermente inferiori, le notevoli capacità lavorative e la possibilità di usufruire di meccanismi molto avanzati, efficienti e funzionali rendono ancora interessante il “vecchio” metodo ( , ). D E (E) - Confronto tra etichette a colla ed etichette autoadesive Vantaggi Svantaggi Etichette a colla disponibilità di meccanismi di applicazione molto avanzati, estremamente efficienti e funzionali; costo leggermente inferiore; notevoli capacità lavorative; ottenimento delle etichette in tempi molto brevi; numerose tipografie in grado di produrre questo tipo di etichette. impianti complessi che richiedono una specifica messa a punto per ogni formato; spreco di etichette in fase di messa in funzione e cambio formato; problema di scelta delle colle in funzione di numerose variabili (bottiglia, temperatura, umidità, ecc.); occorrono tempi di preparazione e pulizia a fine lavoro che incidono notevolmente se la produzione è discontinua; le etichette appena incollate possono spostarsi durante l’inscatolamento, peggiorando l’estetica. Etichette autoadesive semplicità costruttiva delle macchine e quindi minori costi d’impianto; rapidità nel cambio formato; possibilità di interrompere il lavoro in qualsiasi momento; assenza di sprechi; assenza di problemi legati alle colle; manutenzione e pulizia delle macchine minima; centratura delle etichette; assenza di sbavature di colla; resistenti all’umidità; si possono stampare facilmente scritte aggiuntive (es. data) con stampanti in linea. costo leggermente superiore; tempi di produzione più lunghi, specie nei momenti di forte richiesta; qualche difficoltà di applicazione su bottiglie con superfici fortemente siliconate. Sistemi anti-contraffazione Una recente statistica svolta dal POAS (Permanent Observatory on Anticounterfeiting System) ha evidenziato un sensibile aumento nella produzione di prodotti contraffatti. Solo nella CE dal 2007 al 2008 il sequestro di false imitazioni è aumentato del 125%, ed il vino non è assolutamente indenne da tale tendenza. Perciò sono stati messi a punto diversi meccanismi per difendere l’originalità del marchio . (F) : codici opportunamente disegnati come tessere di un mosaico digitale, in grado di poter essere letti dalla fotocamera di uno smartphone, evidenziando l’affidabilità del marchio e la tracciabilità del prodotto. Stenocode : rappresenta un’interfaccia tra i database aziendali e l’etichettatrice sulla linea. In pratica ad ogni bottiglia viene attribuito un codice univoco stampato sull’etichetta, il quale fornisce tutte le informazioni relative al prodotto assicurandone perciò provenienza e originalità. WinLogiC : si tratta di un’immagine che varia a seconda dell’angolazione dalla quale viene guardata, offrendo un’impressione tridimensionale difficilmente contraffabile (come avviene per le banconote). Viene applicato all’etichetta tramite stampa a caldo. Ologrammi