capitolo 13

IMBALLAGGI PER BOTTIGLIE

Altri imballaggi

Albino Morando, Stefano Ferro

(A) - Caratteristiche fisiche dei termoretraibili

Quando la temperatura viene innalzata al di sopra della Tg della fase rigida, il materiale viene ad assumere comportamento fluido ed è libero di riarrangiarsi per avvicinarsi ad una situazione di maggiore equilibrio. In questa fase si verifica la contrazione.

Successivamente, al diminuire della temperatura, la fase rigida ritorna ad essere tale e il materiale assume nuovamente il comportamento di elastomero vulcanizzato.

Films termoretraibili

La microstruttura dei polimeri plastici dipende dalla natura delle unità fondamentali e dalle modalità di polimerizzazione degli stessi. Tale struttura è modificabile anche dopo la produzione della materia plastica attraverso operazioni che consentono un notevole miglioramento delle prestazioni del polimero in questione. Fra i vantaggi che ne derivano occorre citare la termoretraibilità, ovvero la capacità di un materiale di contrarsi qualora sottoposto ad una fonte di calore (A).

Gli oggetti sintetici, durante le fasi di produzione, possono subire due tipologie di deformazione: plastica o elastica, spesso consecutive l’una all’altra.

Deformazione plastica: riscaldamento a temperature sufficientemente elevate da consentire al materiale di allungarsi grazie alla possibilità delle molecole di scorrere le une sopra le altre; in tal caso non si verifica alcuna modificazione strutturale, né la sollecitazione produce uno stiro del materiale.

Deformazione elastica: quando la trazione è condotta a temperature più basse, le molecole si distendono e si allungano, diminuendo la distanza che esiste tra loro e aumentando le forze attrattive che le legano; il materiale si assottiglia in egual misura, ma questo “stiro” comporta un’orientazione del polimero, migliorandone la resistenza meccanica. Le operazioni di stiro e orientazione possono essere condotte in una o entrambe le direzioni dando origine a materiali orientati o bi-orientati.

Se dopo la stiro-orientazione l’oggetto viene bruscamente raffreddato, il materiale conserva memoria della sollecitazione ricevuta e, a un successivo riscaldamento alla medesima temperatura dell’orientazione, restituirà quella tensione, contraendosi e recuperando le dimensioni originali. La termoretraibilità viene applicata ai film soprattutto per produrre avvolgimenti che mantengano assieme più confezioni, o anche carichi pallettizzati favorendone il trasporto (Piergiovanni e Limbo, 2010).

In campo enologico l’uso di termoretraibili non ha trovato larga diffusione come in altri settori, pur presentando una serie di vantaggi, fra cui poter “visionare” il contenuto, importante soprattutto per la grande distribuzione (B, C).