capitolo 15
CONTROLLO QUALITÀ
Botti
I controlli sulla qualità delle botti sono numerosi e non facili. La prima cosa da fare è una visita preventiva al bottaio. Se possiede poco legname e
garantisce consegne rapide significa che, probabilmente, utilizza legno essiccato artificialmente (che in un mese è pronto) e non stagionato
(A).
Per le botti piccole è utilizzata quasi esclusivamente la doga a spacco, talvolta impiegata anche per capacità un poco superiore (10-15 hL). È scontato
che si deve esigere una garanzia in questo senso perché le doghe segate costano molto meno.
Per le botti grandi, sempre realizzate con doghe ottenute per segagione, almeno per il fondo a vista, si può fare distinzione tra:
- doga fiammata, con le fibre del legno che salgono a triangolo, come una libera fiamma (sono meno pregiate);
- doga specchiata, le fibre salgono parallele; inoltre il legno sulla superficie presenta macchie traslucide a strisce ondulanti. Sono le doghe più pregiate, almeno dal punto di vista estetico.
La presenza di Typha latifolia, sistemata come guarnizione tra doga e doga, non deve essere eccessiva. Sarebbe inoltre opportuno, salvo precise
richieste, che il legno non avesse trattamenti esterni con vernici ricoprenti. I cerchi devono avere spessore adeguato e gli accessori saranno in inox
(B, C).
Infine un accenno alla provenienza del legname: il rovere acquistato sarà ottenuto da piante cresciute in Slavonia o Limousin? Al momento non è facile
accertarne la provenienza e, in questo caso, la serietà e la fiducia del bottaio svolgono un ruolo prioritario.
Comunque una garanzia potrebbe essere data se il bottaio aderisce alla cosiddetta “Catena di custodia” gestita dal Forest Steward Council (FSC). Si tratta di una ONG internazionale senza scopo di lucro. La certificazione FSC garantisce una corretta gestione forestale e la tracciabilità dei prodotti derivati per tutta l’ascendente filiera su tutti i prodotti forestali: sughero, legno, cellulosa e altro. Buona norma, eseguire prima dell’utilizzo di contenitori nuovi e in sede di lavaggio, una valutazione della tenuta delle doghe, riempiendoli parzialmente con acqua calda.