capitolo 5

SERBATOI METALLICI

Acciai inossidabili: costituenti e finiture

Marco Frigo

L’acciaio inox per uso alimentare

  • Ferro: rappresenta l’elemento base della lega e varia (dal 68% al 72%) in funzione della quantità degli altri costituenti, secondo i rapporti definiti dalla “curva” di Tamman.
  • Carbonio: è presente in percentuali molto basse (0,08%) e risulta ulteriormente ridotto (0,03%) nei tipi “L” (low carbon) e Duplex. Le leghe “L” consentono di limitare, durante la saldatura (nella fase “sigma”), la formazione dei carburi di cromo, cui conseguirebbe un impoverimento localizzato di metallo nobile, con aumento della fragilità e successivi rischi di minore resistenza alla corrosione. Nell’impossibilità di effettuare sulle saldature un trattamento termico di solubilizzazione (A), tenuto conto della limitata incidenza dei costi, conviene spesso impiegare acciai “low carbon” oppure acciai stabilizzati con titanio e niobio che limitano le possibilità di legami tra carbonio e cromo.
  • Cromo: in percentuale di almeno l’11% caratterizza gli acciai inossidabili in quanto consente la formazione di un sottilissimo strato superficiale di ossido (spessori molecolari) dotato di una notevole inerzia chimica e di aspetto gradevole. Negli acciai austenitici di impiego enologico la percentuale di cromo varia dal 16 al 20%.
  • Nichel: oltre a risultare indispensabile per stabilizzare la forma austenitica, aumenta l’inerzia chimica della lega. Esso incide molto sul costo della lega, per questo motivo il tipo Duplex con bassa percentuale di Nichel risulta più economico, oltre i già citati aspetti positivi legati al minor impiego di materiale ed alla riduzione del peso.
  • Molibdeno: presente nei tipi 316 e Duplex, aumenta considerevolmente la resistenza alla spassivazione (rimozione dello strato di ossido protettivo) ed in particolare la resistenza all’acido solforoso ed altri sali. Sarà quindi opportuno ricorrere agli acciai cromo-nichel-molibdeno, quando si richiede una notevole resistenza all’anidride solforosa (fondi superiori dei serbatoi, recipienti destinati alla conservazione e manipolazione dei mosti muti, piastre di pastorizzatori, parti a contatto delle linee di imbottigliamento, ecc.) (C).