capitolo 6
PALI DI CEMENTO
La produzione iniziale dei pali di cemento era sempre aziendale, utilizzando come stampi delle semplici assicelle appoggiate su un pavimento di cemento
ed inserendo due o, più frequentemente, quattro tondini di ferro collegati da staffe. Talvolta la forma era più complessa per ottenere un doppio tronco
di piramide allo scopo di avere la sezione maggiore nella zona di maggior sforzo (A).
Progressivamente, allo scopo di aumentare la resistenza e diminuire il peso, si è introdotta la vibrazione dei pali (B), ricorrendo anche a semplici
dispositivi realizzati in azienda. Con l’obiettivo di alleggerire il sostegno, si è diffusa in seguito la produzione dei pali vibrati e traforati.
Le varie tecnologie introdotte nella lavorazione del cemento armato sono state gradatamente estese anche ai pali, con la realizzazione dei tipi
centrifugati (riservati ai sostegni di maggiore altezza e dimensione, oggi poco impiegati) e di quelli precompressi, in forte diffusione ad iniziare
dagli anni '70, con la produzione concentrata nel Nord, dove abbondano gli inerti di qualità. In base alle modalità di costruzione, si distinguono:
- pali stampati
- pali stampati e vibrati
- pali centrifugati
- pali troncoconici
- pali precompressi