capitolo 11
RESISTENZA DEI SOSTEGNI
I sostegni della vite sono sottoposti a numerose sollecitazioni fisiche, chimiche, biologiche e meccaniche, che possono ridurre la durata e la portanza degli stessi (A). Si deve inoltre adattare il sostegno al grado di meccanizzazione e all’ambiente, scegliendo caso per caso il materiale, le forme e le dimensioni più adatte.
Forma di allevamento
Il sistema di allevamento e la sua espansione influiscono notevolmente sulle sollecitazioni che interessano i pali. Ad esempio, la controspalliera e le cortine semplici e doppie sollecitano fortemente i pali a flessione, mentre i tendoni tendono a deformare il sostegno verticale per carico di punta.
Natura del terreno
Il terreno tenace rende difficoltoso il piantamento, ma assicura maggiore stabilità al sostegno. Questo, essendo infisso rigidamente, dovrà sopportare
il massimo sforzo nella zona di affioramento; in un terreno meno consistente una parte della spinta viene assorbita dal terreno stesso, però il palo
perde la verticalità. Per assicurare la stabilità in qualsiasi condizione, il tutore dovrà avere una sezione adeguata, scelta secondo l’esperienza,
lasciando un margine di sicurezza per far fronte alle sollecitazioni accidentali.
La natura del terreno influisce poi in misura determinante sulla durata dei pali di legno. Terreni asciutti e ben drenati diminuiscono l’attacco dei
funghi, che sono invece favoriti dal pH acido e da condizioni di elevata umidità nella zona del colletto. Nei terreni salmastri, i sostegni di ferro non
rivestito subiscono una corrosione molto rapida per cui se ne sconsiglia l’impiego; in queste condizioni resiste bene il cemento armato, purché prodotto
con tecniche adeguate.