capitolo 12

ALLESTIMENTO

Prime cure al vigneto

Claudio Corradi, Simone Lavezzaro

Pacciamatura lungo la fila

Una tecnica ormai collaudata è quella della pacciamatura lungo la fila, effettuata con un materiale in grado di limitare l’evaporazione dell’acqua ed ostacolare la crescita delle infestanti. Il costo del materiale e della posa in opera viene in parte ripagato dalle minori lavorazioni successive. Vantaggi si possono trarre anche dal migliore e più rapido sviluppo delle viti, ben evidente nei primi due - tre anni di vita del vigneto. In particolare, questa tecnica rivela la sua utilità nei terreni salmastri, dove impedisce la risalita dei sali che potrebbero danneggiare le giovani piante.
Prove effettuate in Francia hanno documentato che la pacciamatura ha ridotto la risalita del salino fino a 500 mg di cloruro di sodio per kg di terra. La pacciamatura, inoltre, costituisce un importante ostacolo all’erosione, molto utile nei primi anni d’impianto, soprattutto nei terreni friabili ed incoerenti e/o molto declivi.
A parte il caso specifico della salsedine, si è potuto osservare, sperimentalmente e nella pratica, che la pacciamatura apporta vantaggi tanto maggiori quanto più il terreno è asciutto e permeabile, mentre diventano minimi nei terreni freschi, con possibilità di danni per asfissia in quelli umidi.
Materiali per la pacciamatura. Esperienze sono state condotte con cartoni catramati, materiali organici (vantaggiosi per non avere residui e quindi ecologici, ma di durata insufficiente) ed anche con scorie industriali, ma i risultati modesti ne hanno limitato l'impiego. Attualmente una certa diffusione è rappresentata dalla paglia, distribuita nel sottofila, oppure a ricoprire l'intero appezzamento.
Il film di polietilene nero (spessore 80-100 micron, larghezza 110-150 centimetri) resta ad oggi il materiale più impiegato. La durata può giungere a 4-5 anni se il transito con i mezzi meccanici avviene con debita attenzione. Per la posa in opera sono disponibili attrezzature munite di portarotolo e piccoli aratri preposti alla rincalzatura dei bordi.
Nel caso si scelga di impiantare prima le viti (impianto a macchina) il film di polietilene può essere steso sopra e poi bucato (con una sagoma circolare di ferro mantenuta rovente da un piccolo bruciatore portatile a gas) dove il rilievo indica la presenza della piantina. Inserendo il film prima di impiantare le viti sarà necessario procedere, dopo la stesura, a forare il telo di plastica con apposito dispositivo a gas per disporre, manualmente, sia le viti che i pali. La percentuale di vigneti pacciamati è molto bassa (A).