capitolo 13

MANUTENZIONE DEL VIGNETO

Manutenzione straordinaria

Simone Lavezzaro, Gabriele Gallesio

Si tratta di interventi occasionali atti a ripristinare la funzionalità del vigneto, per meglio predisporlo a nuove esigenze di meccanizzazione, talvolta con cambiamenti sostanziali quali forma di allevamento, larghezza delle capezzagne, sesto d’impianto, parte o totalità di sostegni ed accessori, varietà e, molto raramente, il portinnesto. Altri interventi più comuni sono il ripristino a seguito di frane o smottamenti, magari con l’esigenza di realizzare adeguate canalizzazioni per il convogliamento delle acque superficiali o di infiltrazione, oppure la rimessa in produzione dopo danni accidentali quali incendi, colpi di vento, danni da fulmine o meccanici causati da automezzi finiti fuori strada.

Modifica della forma di allevamento

Con il passare degli anni, per esigenze di meccanizzazione, produttive o enologiche diverse, può rendersi necessario variare la forma di allevamento. La vite è una pianta duttile, che sopporta agevolmente interventi anche drastici, compreso l’abbassamento del ceppo. Non manca qualche possibile inconveniente, tra i quali la perdita parziale o totale della produzione di un anno. I grossi tagli, sul ceppo o sulle branche, appaiono una probabile via di penetrazione per parassiti del legno e quindi vanno disinfettati con soluzioni anticrittogamiche concentrate (A) o protetti con appositi mastici. Le trasformazioni attuabili sono numerose. Tra le più frequenti ricordiamo quelle indicate in (B).