capitolo 3

TERRENO

Lavorazioni del terreno

Albino Morando, Simone Lavezzaro

Scasso

Lo scasso, ossia il movimento in profondità del terreno, costituisce un intervento determinante per la futura vita del vigneto. Uno strato esplorabile profondo favorisce gli accumuli idrici e l’approfondimento delle radici, con conseguente maggiore resistenza alla siccità.
Fino alla metà di questo secolo, lo scasso veniva eseguito quasi esclusivamente a mano, tramite ripetuti interventi di approfondimento (fino a 80-90 cm) e ribaltamento a valle della terra.
Lo scasso funicolare (A), primo sistema meccanico in grado di ottenere movimenti di terra fino a circa un metro di profondità, è ormai abbandonato. Eccezionalmente, si potrebbe ancora impiegare in appezzamenti collinari lunghi e stretti.
L’aratro specifico per lo scasso è solitamente di grandi dimensioni e viene trainato da potenti trattrici cingolate (B). Rappresenta la soluzione più comune e conveniente, valida anche dal punto di vista tecnico perché, con un percorso dall’alto verso il basso, crea una canalizzazione sotterranea favorevole allo smaltimento delle acque d'infiltrazione. Nei terreni profondi e fertili di pianura l'aratura pre-impianto può essere meno profonda (40-60 cm) e quindi eseguita anche con una grande trattrice a ruote (C).
L’escavatore idraulico (D) trova impiego prevalentemente quando si opera in appezzamenti medio-piccoli, oppure a forma irregolare e per le rifiniture dei bordi non lavorati con l’aratro. Da tenere presente che il costo a metro quadro è all'incirca doppio rispetto all'aratro.
Quando la presenza di pietre e sassi è abbondante, si effettua il cosiddetto "scasso a tappeto drenante" (E), che prevede l’impiego di tre macchine: una per smuovere il terreno, la seconda per setacciare i sassi, la terza per interrarli in profondità. La rimozione di strati rocciosi può richiedere l’impiego di dispositivi pneumatici o di esplosivi. Con l’escavatore si può effettuare anche uno scasso parziale a file o a buche, peraltro poco comune.

Quando non si vuole smuovere troppo il terreno per timore di smottamenti, oppure non si vogliono portare in superficie strati profondi poco fertili o sassosi, si può operare in profondità (anche oltre un metro) con il ripper e in superficie (30-40 cm) con l’aratro.
La rippatura (F) può anche rappresentare una soluzione per smuovere il terreno ed arieggiarlo in profondità con un costo inferiore allo scasso con aratro.
Normalmente si opera dall'alto verso il basso in caso di pendenze elevate, oppure in senso incrociato quando il mezzo può muoversi in qualsiasi direzione.
Qualsiasi periodo dell’anno è adatto per effettuare lo scasso, purché il terreno sia in tempera. Qualora si voglia attuare una buona letamazione è importante distribuire prima il concime organico e poi interrarlo con una normale aratura, perché la patina superficiale di letame potrebbe ostacolare il transito dei grossi cingolati.