Enologia Troppa paura dell etilometro dopo cena il consumo a stomaco vuoto che fa schizzare in alto i valori. Lo dicono i dati ufficiali della Sanità C ome abbiamo più volte sostenuto, il rischio patente in relazione al consumo del vino a tavola è largamente sopravvalutato da molti consumatori, ristoratori e produttori. Per accorgersene basta interpretare correttamente le tabelle ufficiali del Ministero della Salute. Siccome però tali tabelle, da esporre obbligatoriamente in alcuni locali (non si è ben capito quali), sono pressoché illeggibili, ne abbiamo estrapolato i dati relativi al vino riproponendoli nei grafici che qui esponiamo. Da essi risulta evidente che con un bicchiere di vino a pasto la maggior parte delle persone stanno tanto al di sotto del limite da potersene tranquillamente permettere un secondo se non un terzo. Sono necessarie alcune precisazioni: il bicchiere di vino , pari ad una unità alcolica, corrisponde ad una quantità di 125 cc, cioè un sesto di una bottiglia: ve la mostriamo in diversi tipi di bicchiere (foto 14 A cura della REDAZIONE 1). Il grado alcolico convenzionale è 12, ma se il vino è 1314 la faccenda cambia di pochissimo contrariamente a quanto molti pensano; esiste una risposta individuale all alcool e diverse variabili possono influire sul risultato finale, per cui nessuna tabella o grafico ha un valore assoluto, anche se molte prove effettuate mostrano una buona coerenza di queste tabelle con i valori misurati. L unico modo certo di valutare la propria alcolemia è misurarla: per questo, torniamo a ripeterlo, è opportuno che i locali siano dotati di etilometro e i produttori devono spingere in tal senso, nel loro interesse. Nella maggior parte dei casi le misure dimostreranno che molte preoccupazioni sono infondate perché per stare sotto il limite dello 0,5 per mille basta un po di buon senso: e se ci si avvicina o lo si supera di poco basta fare una passeggiata e misurarlo nuovamente per viaggiare senza rischi di sanzioni.