l Editoriale Portiamo nel mondo il valore del lavoro agricolo Il programma promozionale della cooperazione italiana con UNAVINI sui mercati esteri Unavini, organizzazione nazionale di produttori (ed editore di Millevigne), è capofila di una cordata di imprese cooperative italiane in un programma promozionale dei nostri vini, che otterrà il co-finanziamento dell Unione Europea ai sensi del regolamento 479/2008 (OCM), avendo avuto l approvazione del Ministero per le Politiche Agricole. Il progetto si intitola Wine in Coop World Tour e si prefigge l obiettivo di favorire la penetrazione dei vini a denominazione di origine delle aziende coinvolte, che operano in cinque regioni del Nord, sul mercato statunitense e su quello giapponese. Puntiamo anche a promuovere, insieme al prodotto, l immagine del modello associativo e cooperativistico italiano come un fattore di forza e di garanzia al consumatore: un modello capace di offrire prodotti sicuri, di ottima qualità e a prezzi corretti, grazie al controllo totale del processo, dal vigneto al mercato . I partner di UNAVINI in questo progetto sono cinque cooperative italiane: Lavis (Tn), Cormòns (Pn), Sorbara (Mo), Sansovino (Conselve, Pd) e Antica Vineria (Castelrocchero, At). Il progetto si articola in numerose iniziative, rivolte a differenti target, dalla grande distribuzione alla ristorazione e ad alcuni scelti opinion leader , che abbiamo chiamato ambasciatori con il compito di veicolare il messaggio tra gli appassionati. Prevede la partecipazione agli eventi Vinitaly USA e Vinitaly Giappone, in partnership con Veronafiere, una serie di incontri con la stampa, una serie di degustazioni guidate, un sito internet Si tratta di un progetto dalle dimensioni relativamente contenute, meno di un milione di euro, ma quello che vorrei sottolineare, più che scendere nel dettaglio delle varie iniziative, è come la cooperazione italiana, anche in altri progetti OCM più pesanti del nostro, abbia deciso di non lasciare tutte le carte in mano all industria ma di giocare le sue, fino in fondo: con uno sforzo finanziario che costerà ai nostri viticoltori un ulteriore sacrificio, in un momento già non certo roseo, visto che l intervento pubblico copre solo una parte dei costi e questo ha certo frenato molti pretendenti. Ma non ci sono alternative: aumentare la domanda estera per i nostri prodotti è una condizione ineludibile per offrire un futuro alla nostra viticoltura, ed è anche altrettanto importante che la parte agricola si muova in prima persona perché, a fronte di una possibile ripresa, deve garantirsi di conservare in mani proprie quel valore aggiunto di cui ha spesso ricevuto solo le briciole anche quando le cose andavano bene . Ci diamo l arduo obiettivo di migliorare la qualità della vita di alcune migliaia di famiglie di viticoltori italiani, e ne avvertiamo tutta la responsabilità. Ci muoviamo in un contesto difficile, su mercati maturi come quello americano e giapponese, dove la concorrenza è numerosa, attrezzata e spietata, ma dove, ciò malgrado, anche le possibilità di crescita sono per noi ancora molto interessanti. Siamo piccoli al cospetto di certi giganti, ma sappiamo di avere in mano belle carte, migliori di tanti altri giocatori, e cercheremo di giocarle bene. GIANLUIGI BIESTRO Presidente UNAVINI Errata corrige: la nuova guida è targata solo Slow Food Una precisazione in merito all editoriale dell ultimo numero, dicembre 2009, dal titolo Realtà e utopia a chilometro zero : la nuova guida dei vini in preparazione di cui si è parlato nell articolo è una produzione esclusiva di Slow Food Editore, non è prevista una partnership con l editore Giunti, contrariamente a quanto abbiamo scritto. Ce ne scusiamo con i lettori e con gli editori.