Eventi, cultura, società La tradizione vince quando si allea con l intelligenza Il nuovo corso di Fontanafredda spiegato dall amministratore di MAURIZIO GILY delegato Oscar Farinetti, il creatore di Eataly A nni fa la notizia che il Monte dei Paschi di Siena avrebbe venduto la grande tenuta di Serralunga d Alba aveva sollevato in Piemonte grande preoccupazione. Si temeva che l arrivo di qualche gigante mondiale potesse stravolgerne la fisionomia, magari sostituendo i quadri dirigenti e soprattutto imponendo ai vini e all organizzazione aziendale un omologazione agli standard internazionali che avrebbe rischiato di rubare l anima a questa cantina, legata alla storia del Barolo e del Piemonte fin da quando re Vittorio Emanuele II la donò alla potentissima concubina, Rosa Vercellana detta la Bela Rosin : una cantina che aveva fino ad allora mantenuto un impronta austera e vagamente sabauda, e, alla moda dei vini tutti orientati al marketing , fatti solo per piacere a pochi critici influenti, non si era mai piegata. Contrariamente a quanto previsto dalla legge di Murphy, secondo la quale se qualcosa di brutto può accadere, allora accadrà, il destino di Fontanafredda non poteva probabilmente avere un esito migliore. La società fu acquisita da un gruppo di tre investitori: la fondazione Monte dei Paschi che mantiene una quota del 36% ed esprime il presidente Carlo Ceccarelli; Oscar Farinetti (nella foto), proprietario di Eataly il più grande mercato enogastronomico del mondo come recita il sito web, che alla prima sede di Torino ha ora aggiunto Pinerolo, Bologna, Milano e Tokyo, attuale amministratore delegato con il 32% e Luca Baffigo Filangieri, secondo A.D. con la quota rimanente. La filosofia del binomio FarinettiEataly è abbastanza conosciuta, anche perché il gruppo non è certo avaro nella comunicazione: si può brevemente riassumere in cibo di alta qualità ed eticamente sostenibile, a prezzi corretti e per un pubblico ampio . Alla guida di Fontanafredda Farinetti sta cercando di riproporre concetti per alcuni versi analoghi, adattandoli al profilo alto di questa cantina-simbolo del Piemonte del vino. La sbarra che un tempo fermava i curiosi all ingresso della tenuta si è alzata, come una metafora del 30 nuovo corso. La villa della contessa ha accolto in cucina uno dei più geniali cuochi del Piemonte e probabilmente del mondo, Cesare Giaccone. Di fronte al laghetto è sorto il Grill di Eataly, luogo di incanto per una serata estiva. Un percorso di visita a piedi punteggiato da citazioni poetiche, il bosco dei pensieri , sembrò a molti un idea stravagante: ma vi hanno passeggiato solo la scorsa estate migliaia di persone. Forse le poesie non le ricorderanno, ma ricorderanno Fontanafredda...Alcune novità della nuova gestione sono state illustrate di recente in una grande convention in cui la stampa e la forza vendite dell azienda erano presenti insieme. Eccone alcune: il ritorno del marchio Mirafiore. Il vecchio nome della tenuta era di Mirafiore : era stata la Rosìn a conquistare per sé e per i discendenti il titolo di conti di Mirafiore. Quando la tenuta passò al Monte dei Paschi, nel 1931, il marchio non fu ceduto alla banca ma alle cantine Gancia, dalle quali è stato recentemente riacquistato, cosicché la nuova ragione sociale è Tenuta di Mirafiore e Fontanafredda. Il marchio Mirafiore sarà utilizzato per una linea di vini di alta gamma, ottenuti rigorosamente con tecniche tradizionali quali la macerazione lunga e la botte grande. L oasi bionaturale e il residuo zero. Da oltre un decennio il responsabile dei vigneti Alberto Grasso sperimenta e applica in azienda tecniche di agricoltura integrata per ridurre al minimo gli interventi chimici. La nuova proprietà ha imposto, da un lato, un accelerazione verso un agricoltura il più possibile naturale , con esclusione totale, tra l altro, di diserbanti e fertilizzanti chimici, dall altro una forte comunicazione esterna su questo tema. I vini della vendemmia 2009 sono certificati a residuo zero e la proprietà di 122 ettari come azienda in agricoltura integrata, tanto da venir oggi definita da Farinetti come oasi bionaturale . I valori bollati . Nuove bottiglie in vetro scuro, riciclato all 84%, design elegante e un po retrò, per nuovi formati: 0,5 litri, 1 litro, 1,5 litri, destinati alla ristorazione con una precisa fun-
La tradizione vince quando si allea con l'intelligenza, di Maurizio Gily