Viticoltura Vita del suolo e qualità del Vino Un ambiente ospitale per le radici L e prestazioni delle piante dipendono essenzialmente dall attività radicale a sua volta determinata dalle qualità intrinseche del suolo e da tutto ciò che in esso avviene. Quando si mettono in relazione i profili sensoriali dei vini con le caratteristiche geopedologiche native è necessario interporre l uso che si fa del suolo e le conseguenze che ne derivano, la prima delle quali è l abitabilità rappresentata dalla fertilità biologica. Il terreno non è una variabile indipendente (non ne esistono in natura) in quanto soggetto agli effetti del clima (su base geografica e stagionale) e delle tecniche colturali (con effetti cumulativi). La sua funzionalità dipende dalla sua storia che è strettamente connessa alla dinamica delle attività vegetali, animali, microbiche che in esso si compiono. Da ciò nasce la concezione del suolo come un grande organismo vivente (e come tale in perenne trasformazione). di RUGGERO MAZZILLI www.viticolturasostenibile.it Le caratteristiche del terreno che più condizionano l abitabilità per gli apparati radicali sono quelle fisiche da cui dipendono le capacità di cessione-ritenzione idrica, riscaldamento e areazione che a loro volta regolano l attività della microflora e della microfauna. Le differenze tra i suoli hanno origine dalla matrice pedologica il cui contenuto in elementi nutritivi è un fatto oggettivo mentre l assimilabilità è un problema energetico che si evolve in funzione delle circostanze. Il fattore decisivo è la stabilità di struttura: il giusto equilibrio tra micro e macroporosità dipende dall aggregazione tra le particelle solide che è fortemente condizionato dal ruolo collante delle sostanze umiche. Nei suoli mal strutturati la vite deperisce presto a causa degli squilibri idrico-nutrizionali. La struttura del suolo si può modificare con sforzi e tempi Gestione a filari alternati seminati con avena da sovesciare e inerbimento spontaneo (da tagliare in tempi diversi).
Vita del suolo e qualità del vino, di Ruggero Mazzilli