viticotura di Davide Giordano Trattori stretti: il comfort non è un lusso! Negli ultimi anni l attenzione dei progettisti di trattori si è rivolta a migliorare il comfort e l ergonomia del posto di lavoro. Vediamo quali sono le novità in materia. Negli ultimi decenni si è diffusa anche in agricoltura una maggiore attenzione all ergonomia e al comfort della postazione di lavoro, che per i trattori viene quasi sempre identificata con il posto di guida. Le prime migliorie in questo senso hanno avuto origine sui trattori di alta potenza e di alta gamma: sia per motivi economici (i costi di queste migliorie erano percentualmente meno impattanti) sia per motivi dimensionali (nei trattori di piccola dimensione è spesso difficile installare dispositivi non strettamente necessari). Negli ultimi anni, invece, grazie sia all evoluzione tecnologica che a quella normativa (che ha imposto limiti ben più stringenti per migliorare il livello di benessere dell operatore), si è visto un notevole miglioramento del comfort anche sui trattori di potenze più ridotte, come ad esempio i trattori stretti da vigneto. Nel settore trattoristico il comfort del condu26 cente viene normalmente declinato in due ambiti: sicurezza ed ergonomia, che sono in realtà strettamente interconnessi tra di loro. Vibrazioni, rumore, disposizione dei comandi, microclima e pressurizzazione della cabina sono sicuramente i punti focali dove si può agire per aumentare il livello di comfort. Vediamo cosa si può fare sui trattori da vigneto. Benvenute sospensioni! Se fino a qualche anno fa l unico dispositivo di sospensione dei trattori era lo pneumatico stesso, grazie alla flessibilità della carcassa e in particolar modo del fianco, a partire dagli anni 90 sono stati presentati sul mercato diverse tipologie di sospensione, normalmente montate sul solo asse anteriore. Prima, solo appannaggio dei trattori di alta potenza, poi, negli ultimi anni, diffuse anche sui trattori di piccola dimensione, compresi quelli da vigneto e frutteto. Oltre ad incrementare il comfort, la sospensione anteriore permette anche di aumentare la sicurezza, ottimizzando il contatto tra pneumatico e terreno. Dal punto di vista ingegneristico la sospensione dell asse anteriore è molto semplice: l asse anteriore stesso è incernierato al telaio del trattore tramite uno o due cilindri idraulici. Il circuito idraulico a servizio di questi cilindri è dotato di uno o più accumulatori ad azoto, in grado di ammortizzare l escursione dello stelo variando il volume della camera di azoto. Al momento sul mercato degli specializzati sono disponibili soltanto due modelli di trattore dotati di assale anteriore sospeso: Fendt, che ormai da anni la propone sul 200 Vario F/V/P, e il nuovo Frutteto3 di Same, che probabilmente sarà disponibile con questa opzione a partire dal 2015. La tecnologia adottata da Fendt