viticotura di Giuseppe Tagliente Uva da tavola in Piemonte: una sfida vinta Nell incontro tra Nord e Sud il meglio dell Italia viticola Produrre uva da tavola apirene di qualità in Piemonte era una sfida che conteneva almeno due miti da sfatare. Il primo era quello che sembrava precludere la possibilità di fare uva da tavola nell Italia del nord. Il secondo era quello che sembrava precludere la possibilità di una collaborazione vincente tra il nord ed il sud Italia. Ma cominciamo tutto dal principio, quando nell estate del 2010 fui raggiunto telefonicamente da un collega che mi chiedeva se potessi far visitare impianti di produzione di uva apirene della mia zona (provincia di Taranto) ad un gruppo di imprenditori agricoli piemontesi. Devo dire che in un primo momento la cosa mi sorprese ma, dopo aver conosciuto Claudio Capitini e Franco Monge rispettivamente titolare e collaboratore dell Agrivalle Bronda e trascorsa un intera giornata tra i vigneti, mi resi conto che avevo a che fare con gente molto determinata e curiosa. A fine giornata mi fu posta la fatidica domanda: Dottore, secondo Lei è possibile produrre uva da tavola apirene in Piemonte? Mi riservai di rispondere dopo aver visitato la zona del Piemonte dove tale coltura poteva essere impiantata. Durante la visita in Piemonte fui favorevolmente colpito dall elevata vocazione frutticola e dalla professionalità degli agricoltori e nello stesso tempo mi trovai di fronte all enorme problema della moria del kiwi dovuta alla batteriosi. L intuizione di questi uomini era quella di sostituire il kiwi malato con una nuova coltura e nello stesso tempo 30 Grazie alla maturazione tardiva rispetto ai climi più caldi del sud Italia la Crimson piemontese si colloca sul mercato in un momento in cui l offerta inizia ad essere inferiore alla richiesta utilizzare, riadattandola, la stessa struttura. Dopo aver analizzato diversi dati climatici e analisi del terreno la risposta alla fatidica domanda fu affermativa. I primi risultati positivi che hanno fatto accrescere il nostro entusiasmo si sono avuti già nell estate del 2013 ma il 2014 è stato l anno della consacrazione del progetto. Risultati produttivi eccellenti caratterizzati da una qualità del prodotto superiore agli standard: mi riferisco all intensa colorazione della cv. Crimson che in questi areali (Saluzzo, Costigliole Saluzzo, Piasco, Falicetto e Revello) raggiunge punte cromatiche uniche, dovute all importante escursione termica; ed un gusto originale dovuto al rapporto zuccheri/acidità esclusivo di quest area. Una maturazione tardiva rispetto ai climi più caldi del sud Italia fa si che la Crimson piemontese si collochi sul mercato in un momento in cui l offerta inizia ad essere inferiore alla richiesta e questo vantaggio commerciale, aggiunto ad una vicinanza ai mercati maggiormente recettivi di questo prodotto, ovvero nord-Europa , ha portato alla nascita della Monvisofruit, cooperativa con sede a Pagno (CN). La Monvisofruit raccoglie i pionieri produttori di uva da tavola senza semi