VITICOLTURA di Daniele Dellavalle Novità difesa vite 2015 Per quanto riguarda la possibilità di impiego di nuove molecole per la difesa della vite, il 2015 segna il passo, non essendo previste a breve registrazioni di nuove sostanze attive. Le novità sono legate essenzialmente all introduzione, da parte di quasi tutte le ditte produttrici e/o distributrici, di nuove formulazioni o di nuove combinazioni di principi attivi già presenti sul mercato; in questo articolo eviteremo di elencarle, sia perché alcuni cataloghi sono ancora in preparazione e altri nuovi prodotti potrebbero essere presentati nel corso della stagione, sia perché queste hanno una rilevanza tutto sommato contenuta. A questo proposito rimandiamo il lettore alla consultazione dei cataloghi delle singole ditte, limitandoci, nel corso dell articolo, a presentare le novità legate alle modifiche delle Norme Tecniche per la Difesa Integrata. Occorre invece ricordare una fondamentale novità non solo per la viticoltura, ma per tutto il mondo agricolo, e cioè l applicazione del regolamento CE 1272/2008, relativo alla classificazione, etichettatura, imballaggio delle sostanze e delle miscele (definito semplicemente CLP). Il CLP è entrato in vigore già diverso tempo fa (20 gennaio 2009), ma avrà forti ripercussioni a partire dal 1° giugno 2015: da questa data infatti tutte le sostanze prodotte dovranno essere classificate, etichettate e imballate secondo la nuova normativa prevista dal CLP stesso. Il regolamento prevede anche che le sostanze confezionate prima del primo giugno 2015, ma ancora presenti presso i magazzini dei rivenditori, potranno essere commercializzate con la vecchia etichetta fino al 31 maggio 2017: questo comporterà che per un 6 periodo di due anni ci sarà sovrapposizione tra confezioni con vecchia etichetta e confezioni con nuova etichetta; in tale lasso di tempo potrà capitare, ad esempio, che di uno stesso prodotto si possano trovare due diverse confezioni, riportanti ciascuna una classificazione tossicologica diversa! Per evitare inconvenienti legati alla sovrapposizione di etichette, le Norme Tecniche per la Produzione Integrata 2015 prevedono che per i prossimi due anni venga sospeso A partire dal 1° giugno 2015 tutte le sostanze prodotte dovranno essere classificate, etichettate e imballate secondo la nuova normativa prevista dal CLP il vincolo di utilizzare, a parità di sostanza attiva ma in presenza di diverse formulazioni, la formulazione commerciale con la classificazione tossicologica più favorevole. Tra le sostanze interessate da questa restrizione troviamo alcuni antioidici appartenenti alla famiglia degli IBE, e tra questi, ad esempio, il tebuconazolo: le formulazioni a bassa concentrazione di questa sostanza attiva erano classificate Xi e senza frasi di rischio, mentre le formulazioni con una maggiore concentrazione di sostanza attiva subivano la classificazione Xn (nocivo), con frase di rischio R63; gli agricoltori che aderivano alle misure agroambientali del PSR erano tenuti ad impiegare solo le formulazioni contenenti tebuconazolo classificate Xi, evitando tutte le formulazioni Xn; questo vincolo di scelta viene sospeso per i prossimi due anni. Oltre alla modifica di carattere generale di cui abbiamo appena parlato, le Norme Tecniche di Produzione Integrata 2015 hanno subìto altre significative modifiche, che vedremo nel dettaglio per quanto riguarda la viticoltura. La modifica che avrà le conseguenze maggiori è probabilmente l inserimento della sostanza attiva folpet tra quelle utilizzabili nella difesa dalla peronospora della vite. Il folpet è una molecola controversa, per anni esclusa dai disciplinari per la produzione integrata, a causa della classificazione tossicologica più severa rispetto a quella dei suoi diretti concorrenti (mancozeb, metiram, dithianon, propineb), anche se molto apprezzata per la sua resistenza al dilavamento. Con l entrata in vigore del CLP e con l arrivo sul mercato delle nuove etichette, le differenze relative alla classificazione tossicologica tra folpet da una parte (finora escluso) e mancozeb e dithianon dall altra (finora consentiti), divengono meno sostanziali. Nel 2015 sarà pertanto consentito impiegare anche formulati a base di folpet, per un massimo di tre interventi l anno, che andranno a far cumulo con eventuali altri interventi con mancozeb o ditianon; folpet, mancozeb e dithianon sono da considerarsi in alternativa tra loro. Per il folpet vale anche la limitazione temporale già prevista per metiram, mancozeb, propineb, dithianon e cioè la possibilità d impiego solo fino all allegagione e comunque non oltre il 30 giugno (nel caso di impianti non in produzione). Il folpet è presente sul mercato in numerosissime formulazioni, sia da solo che in miscela con altri principi attivi; l inserimento di questa molecola nelle Norme Tecniche apre la porta