ECONOMIA

Il nome del vino APPROFONDIMENTO DI LEGISLAZIONE VITIVINICOLA di CHIARA DEMICHELIS e ENRICO MACHETTA Studio MA.DE https://madefirm.it

La registrazione del marchio permette di creare un segno distintivo e riconoscibile, fidelizzare il consumatore e creare valore per l’impresa. Quali marchi possono essere registrati e come si fa?

Il marchio è un segno distintivo, formato da parole, disegni, grafica, che serve per identificare un prodotto come proveniente da una determinata impresa. Qualora il marchio venga registrato, esso garantisce una tutela -detta privativa- che di fatto impedisce a chiunque di utilizzare il marchio stesso senza il consenso del suo titolare e permette all’impresa che ne ha la proprietà di fidelizzare il consumatore rispetto al proprio prodotto. Il marchio consente inoltre all’impresa titolare di creare una vera e propria ricchezza immateriale che può essere valorizzata a bilancio, venduta o concessa in licenza.
Con una corretta politica sul marchio, l’impresa commerciale può quindi, da un lato aumentare la conoscenza del mercato nei confronti del proprio prodotto, e dall’altro accrescere il proprio patrimonio. 

Può essere conveniente, anche per l’impresa vitivinicola, sviluppare queste potenzialità intorno al prodotto-vino: essa godrà così, quando possibile, delle denominazioni, ma potrà anche, grazie a un marchio registrato, divenire un’eccellenza sia in ragione del territorio di provenienza, che della singola impresa produttrice. In Italia spesso le imprese vitivinicole ritengono sufficiente, per qualificare e descrivere il loro prodotto, l’uso della sola denominazione e dell’indicazione geografica: anche in questo caso si tratta di marchi, ma essi sono collettivi, in quanto qualificano un insieme di produttori, insediati in un determinato territorio, e il loro prodotto, ma non distinguono il prodotto di una azienda rispetto all’altra. Unire un marchio aziendale, unico e originale, a quello collettivo è quindi un valore aggiunto distintivo, che potrà portare il consumatore a scegliere il nostro vino, rispetto a quello, proveniente dallo stesso territorio e prodotto dal nostro concorrente, ma privo della forza distintiva del marchio.