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Marzo 2025 - Numero 1

MilleVigne

Dicembre 2024 - Numero 4

Settembre 2024 - Numero 3

"MilleVigne - Marzo 2024, Numero 1" di Vignaioli Piemontesi esplora a fondo la viticoltura, l'enologia, l'economia del vino e la cultura enologica. L'editoriale "8 marzo: una pennellata di rosa non basta" offre riflessioni sul ruolo delle donne nel settore. Nella sezione "Dalla Ricerca" vengono presentati gli ultimi progressi scientifici. La sezione "Viticoltura" affronta tematiche cruciali come la Flavescenza Dorata, la difesa dalle gelate primaverili, le norme tecniche di produzione integrata, il riconoscimento del Grapevine FanLeaf Virus e la salvaguardia della biodiversità con il progetto Graperescue 2. Si celebra anche la figura di Federico Paulsen e si introduce un nuovo servizio per le aziende piemontesi riguardante vocazionalità, difesa sanitaria e fabbisogni idrici. Nella sezione "Enologia" si discute la gestione della plastica in cantina, il rischio del calcio nelle uve e nei vini, e gli effetti della movimentazione e dei gas inerti sui vini. Storie di scienziate italiane nel campo della microbiologia enologica evidenziano il contributo delle donne al settore. La sezione "Economia" analizza l'impatto del calo dei consumi sul mercato mondiale del vino, il valore aggiunto dell'enoturismo, la gestione dei contatti alle fiere vinicole, e il crescente interesse per le bevande no alcol e NoLo. La sezione "Cultura e Società" racconta le tradizioni di Mamoida, l'associazione tra Can Can e Champagne, e l'inclusività della vendemmia dell'azienda Cecchetto con il Raboso. Il numero si chiude con l'Osservatorio Progetti, che illustra le iniziative attuali nel settore vinicolo. "MilleVigne - Marzo 2024, Numero 1" è una risorsa imprescindibile per chi vuole rimanere aggiornato sulle ultime tendenze e innovazioni nel mondo del vino.

EDITORIALE

8 marzo: una pennellata di rosa non basta

DALLA RICERCA

Due passi nella scienza

VITICOLTURA

Flavescenza Dorata: nessuno può più fare come gli struzzi

Gelate primaverili come difendersi

La difesa della vite nelle norme tecniche dei disciplinari di produzione integrata

Grapevine FanLeaf Virus: riconoscere i sintomi dell’arricciamento fogliare

Graperescue 2 per la salvaguardia della biodiversità viticola in Piemonte

Federico Paulsen, l’uomo che mise i piedi alla viticoltura

Un nuovo servizio per le aziende piemontesi: vocazionalità, difesa sanitaria, fabbisogni idrici

ENOLOGIA

Conoscere (e gestire) la plastica in cantina

Il calcio nelle uve e nei vini: un rischio da non sottovalutare

Movimentazione e travaso dei vini: gli effetti della pompa e dei gas inerti

Storie di scienziate: il contributo delle donne alla microbiologia enologica in Italia

ECONOMIA

Il calo dei consumi arriva sul mercato mondiale del vino

L’attività enoturistica, valore aggiunto dell’azienda vitivinicola

Enoturismo o enoturismi? Azienda, filiera, territorio

Come gestire i contatti generati alle fiere e agli eventi del mondo del vino

Bevande no alcol: segnali forti di cambiamento

NoLo, riconoscere le possibilità nel drinking business di domanil’esperienza della Germania

CULTURA E SOCIETÀ

Noi, a Mamoida, facciamo così

Can Can e Champagne

L’inclusività del Raboso con la vendemmia dell’azienda Cecchetto

OSSERVATORIO PROGETTI

VITICOLTURA La difesa della vite nelle norme tecniche dei disciplinari di produzione integrata MICHELE VIGASIO Con il nuovo anno il tradizionale appuntamento con le norme tecniche dei disciplinari di produzione integrata DPI e le novità a dodici mesi dall’obbligatorietà dell’adesione allo schema SQNPI Il quadro normativo generale e concettuale della nuova PAC 2023-2027 è in vigore dal 1 gennaio 2023. A monte delle regole tecniche, nella scelta dei principi attivi fatta seguendo le regole della fitoiatria e nelle loro limitazioni imposte per il rispetto dell’ambiente e per la protezione di operatori e consumatori, si può vedere la concretizzazione di quell’approccio “ ” che viene oggi richiamato ovunque, senza che spesso se ne possa vedere la dimensione concreta. Una dimensione presente invece a tutti gli effetti nelle scelte tecniche di difesa più consapevoli, perfezionate negli aspetti quantitativi e qualitativi del loro approccio, vista la priorità che riveste la protezione delle piante tra le operazioni di coltivazione della vite e di ogni altra coltura agraria. Dal momento che, come preannunciato, si sta inoltre concretizzando l’introduzione della compilazione informatica in tempo quasi reale del registro dei trattamenti, che consentirà la verifica automatica e sistemica del rispetto delle nuove regole, si comprende come la conoscenza approfondita di tali norme diventi fondamentale. A sostegno della lettura del testo di questo articolo proponiamo come sempre il rimando alla , dove vengono elencate, riunite nei principali gruppi di appartenenza caratterizzati dalle limitazioni più importanti e/o “particolari”, gran parte delle attuali 27 sostante attive (di seguito s.a.) ammesse nella difesa antiperonosporica e delle altrettante sostanze utilizzate nella protezione dall’oidio. Nel testo si troveranno poi dei riferimenti alla tabella anche per alcuni aggiornamenti dei formulati commerciali (f.c. di seguito) che contengono tali sostanze nel catalogo 2024 delle ditte produttrici di fitofarmaci.  sostenibile tabella 1 Anticipiamo che non ci sono grandissime novità per quanto riguarda la difesa dalle avversità fungine, mentre è più articolato il quadro per la lotta insetticida. La PAC 2023-2027 presenta alcune novità sostanziali nei principi destinati allo sviluppo rurale delle regioni europee. Tra le altre cose la sua declinazione a livello regionale non si applica più con i PSR come in passato ma con il Complemento regionale per lo sviluppo rurale (CSR) del Piano Strategico della Pac 2023-2027. Il rispetto delle norme tecniche costituisce il pilastro fondamentale per l’adesione all’Intervento di sviluppo rurale SRA01 - ACA 1 (Produzione integrata) - Reg. UE 2021/2115. Una spiegazione di insieme sul funzionamento della nuova PAC, con i riferimenti al CSR 2023-2027 della Regione Piemonte è disponibile al link: https://www.regione.piemonte. it/web/temi/fondi-progetti-europei/sviluppo-rurale-piemonte/ nuova-pac-sviluppo-rurale-2023-2027-per-piemonte - Tabella 1 PRINCIPALI FAMIGLIE/”GRUPPI” DI FUNGICIDI ANTIPERONOSPORICI E ANTIOIDICI. p=peronospora. o=oidio. In verde evidenziate nuove (re)introduzioni, in rosso le sostanze attive revocate con possibilità di smaltimento delle scorte entro la campagna viticola 2024. Non sono riportati in tabella, ma nel gruppo degli antioidici IBS* (riconoscibili per la maggior parte dal suffisso: -CONAZOLO), hanno tale limitazione: DIFENO e TEBU CONAZOLO. Il gruppo (con gli aggiuntivi: PEN-TETRA- CONAZOLO) e con il nuovo MEFENTRIFLU- CONAZOLO ha la limitazione totale di tre trattamenti massimi/anno. Anche la totalità delle s.a. antibotritiche (escluso solo FLUAZINAM tra esse) ha di fatto tale limite. **Per le s.a appartenenti al gruppo dei CAA è previsto che dopo il 3° trattamento consecutivo con una di esse si debba impiegare una sa antiperonosporica a diverso meccanismo d’azione, In grassetto sono evidenziate le s.a. con la limitazione a un solo utilizzo/annuo. per il principio fondamentale dell’alternanza e con lo scopo del contenimento delle resistenze. COSA CAMBIA NELLA DIFESA INTEGRATA ANTIPERONOSPORICA Dopo l’esclusione del MANCOZEB dal 2022 è adesso la volta del METIRAM, suo ‘parente’ nella famiglia dei DITIOCARBAMMATI, conosciuto dai più nel formulato Polyram df e presente come partner di copertura in tante altre formulazioni con s.a. endoterapiche nelle linee Forum, Acrobat, Slogan di diverse ditte. Tra le sostanze attive tradizionali di copertura multi-sito questa è una perdita non di poco conto, anche perché in tal modo di antiperonosporici di copertura ne rimarranno, in aggiunta al rame, soltanto tre (vedi gruppo 6p in tabella). Stessa sorte (revoca con utilizzo delle scorte entro 2024) vale per BENTHIAVALICARB (con limite che resta a due trattamenti massimi per anno) nel gruppo dei CAA (2p in tabella) di cui rimarranno, nel breve, quattro rappresentanti tra i quali quelli delle note linee Forum, Pergado e Melody. Alcune delle sostanze attive finora disponibili sono state revocate con possibilità di smaltimento delle scorte entro la chiusura della campagna viticola 2023-2024. SOSTANZE ATTIVE NUOVE O REINTRODOTTE Rientra, dopo l’esclusione nel 2020, il METALAXIL appartenente (seppur distinto dal suo enantiomero METALAXIL- M) alla famiglia delle FENILAMMIDI (gruppo 3p in tabella). Essendo tra le sostanze candidate alla sostituzione, come FLUOPICOLIDE, questo condivide con questa s.a. la limitazione massima a due trattamenti. Pertanto, a titolo di esempio, un trattamento fatto con il formulato commerciale Planet C, implica che per il restante utilizzo sia possibile un solo trattamento con R6 Albis. Nel gruppo 1p dei rinforzanti sistemici si nota che, come in un balletto infinito, il limite totale dei trattamenti consentiti tra “fosfonati” e fosetyl-al è tornato a otto, mentre si parla di sei trattamenti massimi per anno per quel che riguarda il fosfonato di disodio. Limitazioni queste, salvo sempre quelle riportate in etichetta, non valide per gli impianti in allevamento. LE NOVITÀ NEL QUADRO DEGLI ANTIOIDICI Non ci sono variazioni di rilievo, salvo la nuova commercializzazione di alcuni formulati commerciali contenenti la miscela DIFENO-CONAZOLO + AZOXYSTROBIN (gruppo 1o/ QoI) Per quel che riguarda il DIFENO-CONAZOLO, s.a. appartenente al gruppo dei 5 IBS* per i quali si rimanda al relativo riferimento nella nota 1 sottostante alla tabella, così come per il TEBU-CONAZOLO, è prevista la limitazione a un solo trattamento/ anno tra le due s.a., essendo tali molecole entrambe candidate alla sostituzione. Ricordiamo l’introduzione recente nel 2023 in questo gruppo di MEFENTRIFLU—CONAZOLO (Revysol ®) contenuto nel formulato Revysion della Basf. Di questo ricordiamo anche l’avvertenza riportata in etichetta di non utilizzarlo in miscela con prodotti contenenti DITHIANON in post-allegagione. Vista tuttavia la limitazione temporale “NON OLTRE L’ALLEGAGIONE” espressamente prevista per quest’ultima sostanza attiva antiperonosporica, il problema non dovrebbe già porsi. Per quel che riguardo lo ZOLFO del quale era già avvenuta una proroga del periodo di approvazione al 31.12.2023 è stata ipotizzata un’ulteriore proroga di 15 mesi e mezzo. Attenzione al panorama delle etichette dei formulati commerciali che lo contengono, in grande fermento con le nuove registrazioni di fine 2023 e inizio 2024. Ricordiamo, a titolo di esempio, i rinnovi delle registrazioni dei noti antioidici Crittowit wg e Tiospor wg della ditta Sumitomo: oltre ad altre variazioni si segnalava l’importante aumento a 28 gg (dai 5 precedenti!) dell’intervallo di sicurezza su vite. GLI INSETTICIDI E GLI ACARICIDI In questo ambito, come premesso, troviamo le variazioni più articolate. La novità di fondo più importante è l’adeguamento dei disciplinari di difesa integrata piemontesi alle Linee Guida Nazionali 2024 per quanto riguarda la lotta al vettore di Flavescenza dorata Scaphoideus titanus. Contro lo scafoideo nel gruppo dei PIRETROIDI, ricordando come decaduto entro il 2023 il limite di utilizzo delle scorte di ACRINATRINA, a fianco di DELTRAMETRINA, TAU-FLUVALINATE, , e di tra gli assimilati, si affianca, tornando alla ribalta dopo oltre 30 anni, l’ .  LAMBDA-CIALOTRINA ETOFENPROX ESFENVALERATE La limitazione all’utilizzo complessivo di gruppo s’innalza da quest’anno da 1 a 2, fermo restando però quello a un solo intervento tra gli ultimi tre evidenziati in grassetto , ed essendo anche queste tra le sostanze candidate alla sostituzione (Reg. 1107 del 2009). Ricordiamo che è invece tra quelle escluse già a partire dall’anno scorso il SULFOXAFLOR-ISOCLAST (Closer di Corteva). Tra gli insetticidi biologici si segnalano due inserimenti: contro i tripidi della vite e subsp. , ceppo ABTS 1857 (Xentari, ditta Sumitomo) contro i nottuidi, fitofagi sempre più frequentemente problematici alla ripresa vegetativa. Infine si riporta l’estensione di AZADIRACTINA (Oikos, ditta Sipcam, e recente Bemotius, Syngenta) contro le tignole. Tale sostanza attiva naturale era prevista finora con soli target cicaline (Scafoideo) e tripidi. Più specificamente, per quel che riguarda il quadro degli acaricidi ricordiamo in primis che contro gli acari fitotagi nel complesso è ammesso solo un trattamento all’anno. È prevista la possibilità di smaltimento delle scorte su vite in pieno campo (se il target per la coltura della vite contro acariosi e/o acari tetranichidi è espressamente previsto in etichetta) di ABAMECTINA entro il 31.8.2024, dopodiché resterà utilizzabile sono in coltura protetta. Infine, in questo ambito di lotta, si segnala la revoca per CLOFENTEZINE, acaricida con azione ovo-larvicida nei confronti degli acari eriofidi (in etichetta ma non previsto nei DPI come trattamento per questi ultimi specifici acari) oltre che dei noti tetranichidi dannosi su vite ( ). L’impiego da parte degli utilizzatori dei prodotti fitosanitari che lo contengono è consentito fino al 11.11.2024.  LAMBDA- CIALOTRINA ETOFENPROX ESFENVALERATE Paecilomyces fumosoroseus Bacillus thuringensis aizawai Panonychus ulmi, Tetranychus urticae ed Eotetranychus carpini È stato poi comunicato come molto probabile l’inserimento nella finestra primaverile di ACEQUINOCYL nuovamente registrato (Kanemite, Sipcam Italia), acaricida attivo su tutte le forme mobili giovanili in particolare di tetranichidi. Il prodotto ha ottenuto infatti l’estensione di impiego su vite (Decreto del 18 gennaio 2024) e viene descritto come dotato di estrema selettività sui fitoseidi. Nel complesso le problematiche legate agli acari fitofagi in vigneto sono in forte espansione, anche come conseguenza della sequenza di inverni miti a cui stiamo assistendo (incluso questo 2023-24 che si chiuderà a breve), che portano a una maggior sopravvivenza delle forme svernanti. Inoltre, il quadro della difesa insetticida, con fitofagi in continuo aumento ( in prima linea) e al tempo stesso la riduzione delle sostanze attive non piretroidi utilizzabili per contrastarli, costituisce un ulteriore elemento predisponente. L’approccio di difesa a questa problematica è molto complesso e va ricercato tenendo come prioritaria la ricerca dell’equilibrio tra le popolazioni degli acari dannosi e quelle dei loro predatori naturali e in particolare dei fitoseidi. Con questa finalità (difesa dall’acariosi in particolare con agente ) si collocano ad hoc le introduzioni recenti tra le sostanze di origine naturale delle MALTODESTRINE (Eradicoat max, ditta Certis Europe) e DEI SALI POTASSICI DEGLI ACIDI GRASSI, ZOLFO e OLIO MINERALE, tutte sostanze utilizzabili complementarmente a quelle di sintesi (non solo nella lotta biologica dunque) come cartucce di ‘minor calibro’.  Popillia japonica Calepitrimerus vitis NB Nell’articolo dello stesso autore pubblicato su Millevigne 01/2023 a pagina 28 la foto indicava erroneamente sintomi di iodio, anziché di peronospora. Ci scusiamo con i lettori. Oidio su racimoli in fase di ingrossamento bacche

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