ENOLOGIA

Storie di scienziate: il contributo delle donne alla microbiologia enologica in Italia TIZIANA NARDÌ1 E PATRIZIA ROMANO2 1-CREA Centro di Ricerca per la Viticoltura e l’Enologia, Conegliano, 2-Facoltà di Economia, Universitas Mercatorum, Roma

Un bilancio di genere nel campo della microbiologia enologica dalla sua nascita fino a oggi aiuta a evidenziare il contributo delle ricercatrici nello sviluppo delle conoscenze in questa disciplina e invita a riflettere sui disequilibri ancora presenti

La prima testimonianza di comprensione dei fenomeni della fermentazione alcolica fu di un chimico e risale al 1789 al “Trattato di chimica elementare”, dove il famoso Antoine- Laurent de Lavoiser descrisse la fermentazione del vino come una reazione chimica del mosto d’uva in acido carbonico e alcol. Nel 1815, un altro grande chimico francese, Joseph Gay-Lussac, revisionò la stechiometria chimica della fermentazione alcolica, formulando la relazione matematica che governa la trasformazione degli zuccheri in alcol e anidride carbonica.
Solo successivamente i primi microbiologi, Pasteur e Müller-Thurgau, osservarono la presenza di microrganismi nel vino comprendendo la loro importanza nella vinificazione. Nel 1857 Louis Pasteur pubblicò “Mémoire sur la fermentation alcoolique”, che segnò l’inizio di un crescente interesse per la biologia dei microrganismi del vino tra i ricercatori di tutto il mondo e che rappresenta la pietra miliare nella storia della scienza e delle sue applicazioni. È merito di Pasteur, unanimemente considerato il fondatore della microbiologia del vino, di aver dimostrato sperimentalmente e in modo inconfutabile la natura microbiologica sia delle fermentazioni che delle malattie del vino. In particolare, Pasteur ha ipotizzato che la fermentazione è un processo che produce energia per i microrganismi come batteri e lieviti, in condizioni anaerobiche, dimostrando che la produzione di alcol era dovuta all’attività dei lieviti (1860). Nel 1890 Hermann Müller-Thurgau introdusse il concetto di inoculo del vino, fermentato con fermenti puri selezionati e dimostrò che i batteri sono responsabili della fermentazione malolattica.