ECONOMIA

NoLo, riconoscere le possibilità nel drinking business di domani: l’esperienza della Germania KATRIN WALTER - www.simplywalter.com

I vini senza e con basso contenuto alcolico si stanno affermando ma l’approccio di consumo può essere diverso da Paese a Paese. Qua riportiamo il punto della situazione in Germania raccontata da Katrin Walter, nostra corrispondente che vive e opera a Berlino, copywriter e traduttrice specializzata anche nel settore vitivinicolo. Per facilitare la lettura abbreviamo nel seguente la categoria dei vini senza (No) e con un livello basso di alcool (Low) con NoLo.

Vivendo e lavorando nella “bolla” del vino, è difficile immaginare la vita senza di esso. Attualmente tuttavia il trend del “senza” lo stiamo sperimentando ovunque: senza glutine, senza additivi chimici, senza coloranti e, appunto, senza alcol. La salute e il benessere sono oggi priorità assolute per molte persone e sono temi vivi e attuali in tante parole chiave del mercato. Basti pensare alla varietà di tendenze in atto da anni e che si stanno rafforzando, come self-care e mindfulness, down aging, free-from, self-tracking, healthy hedonism, detoxing e perfino il damp drinking, che consiste nell’essere più consapevoli della quantità di alcol che si consumo addirittura nel farne a meno del tutto (sober drinking). 

Ma cosa succederà al nostro business? 

Ci sono buone notizie e tante opportunità di mercato, innanzitutto perché astenersi dal bere alcolici non significa rinunciare al gusto, secondo perché il vino dealcolizzato è (per legge) ancora vino e terzo perché si tratta di un mercato in crescita. Diamo quindi un’occhiata a questi punti in dettaglio.