CULTURA E SOCIETÀ

Noi, a Mamoiada, facciamo così CINZIA SCAFFIDI - © Elisia Menduni

Intervista a Francesco Sedilesu

Le proteste degli agricoltori italiani ed europei in questi giorni innescano spesso riflessioni che rischiano di avvitarsi su se stesse: ogni domanda offre un ventaglio di risposte che finiscono per contraddirsi l’una con l’altra e soprattutto dà luogo a ulteriori domande. Il rischio è di continuare a ragionare a vuoto teorizzando a oltranza su un evento che chiede concretezza. Forse un pezzetto di risposta può stare nella ricerca di esperimenti che possano fare da modello per esperienze produttive che ambiscono al successo nei tre principali ambiti di quella che chiamiamo sostenibilità: quello ambientale, quello economico e quello sociale. 

Francesco Sedilesu produce vino in quel di Mamoiada (NU), paese di 2500 anime, 250 cantine familiari e 350 ettari vitati in piena Barbagia. Una piccolo universo del vino dove tutto sembra funzionare alla perfezione, nessuno protesta e tutti (non solo le 40 cantine con 200 addetti che sfornano complessivamente circa mezzo milione di bottiglie l’anno) si avvantaggiano delle scelte degli agricoltori.