economia di Fabrizio Garbelli ** Gli SCOLLABORATORI Come affrontare e gestire persone che non ci aiutano a crescere Uno dei principi cardine di tutta la teoria è il fatto che l uomo è al centro dell azienda e che l azienda moderna se vuole aumentare il capitale economico deve innanzi tutto lavorare per migliorare il capitale umano. Secondo noi un bravo leader, quando i suoi collaboratori non ottengono i risultati che lui vorrebbe, deve mettersi in discussione personalmente e cercare di modificare gli atteggiamenti che usa piuttosto che incolpare gli uomini che gestisce. Insomma noi crediamo fortemente che un azienda deve essere un luogo in cui il collaboratore viene aiutato ad esprimere il proprio potenziale e dove viene valorizzato. Ciò nonostante a volte in azienda si incontrano collaboratori che proprio non ne vogliono sapere di mettersi in discussione, collaboratori che rendono la vita dura agli altri, che non si interessano ai problemi dei colleghi ma pretendono che gli altri si interessino dei loro, collaboratori che, pur avendo prestazioni sotto la media, rifiutano le occasioni che l azienda mette loro a disposizione per migliorarsi o collaboratori che semplicemente accettano di rimanere assolutamente non produttivi. Per non parlare poi di collaboratori che non si limitano ad avere un brutto carattere ma che remano contro l azienda o che fanno atti completamente ostili. In Italia e in altri paesi dell Europa meridionale il lavoratore a tempo indeterminato è molto tutelato quindi non è così semplice risolvere la situazione con un licenziamento. Quindi serve armarsi di pazienza e trovare altri modi, sempre nel rispetto delle leggi, per risolvere la situazione. Gli scollaboratori costituiscono quel 20% dei collaboratori dell azienda che direttamente o indirettamente causa l 80% o più dei problemi che la stessa vive. Non tutto questo 20% è irrecuperabile. C è però una percentuale, che generalmente varia tra il 3 e l 8% della popolazione aziendale, che è veramente 36 costituita da persone che sarebbe meglio non avere. Anche se personalmente possono essere produttive, queste persone deprimono attivamente la produttività degli altri. I lavativi, i negativi, i disaffezionati Parliamo di persone che, se non gestite, limiteranno il potenziale di successo di tutto il gruppo. Questi collaboratori. Noi ci siamo limitati a coniare un nome per definirli: gli scollaboratori o le persone molto critiche dell azienda sono alcuni esempi che compongono questa categoria. Per trovare gli scollaboratori dell azienda basta fare questo semplice esercizio: Fate una lista di: a) Emergenze verificatesi negli ultimi tre mesi e quali settori dell azienda e collaboratori erano più strettamente collegati ad esse. b) Preoccupazioni del titolare per quel che riguarda l azienda, e i nomi dei collaboratori più strettamente collegati a tali problemi. Confrontate le liste a) e b). Vedrete che ci sono dei nomi comuni ad entrambe. Queste persone nella maggior parte dei casi sono degli scollaboratori. Costituiscono infatti le fonti di base della confusione e dei guai dell azienda, fanno perdere tempo agli altri e non svolgono il proprio lavoro. Scendendo di più nello specifico le persone che generalmente causano problemi all azienda sono: 1. Le persone che pur avendo comportamenti non etici non ne vogliono sapere di rimettersi in riga. 2. Le persone demotivanti croniche e le persone che a furia di frequentarle hanno preso i modi di fare e gli atteggiamenti delle persone demotivanti. 3. Gli individui che fanno costantemente errori o che si concentrano unicamente sulle notizie negative e le ritrasmettono all interno del gruppo causando demotivazione e disaffezione. 4. Gli inetti (persone che semplicemente non producono). 5. Persone non all altezza della posizione che ricoprono. 6. Le persone che causano ansia all imprenditore o che lo fanno sentire inadatto al suo ruolo (il fatto che l imprenditore inizi a pensare di non essere più all altezza di gestire la sua azienda nella quasi totalità dei casi dipende dal fatto che uno scollaboratore è entrato in azienda). 7. Le persone che sono delle proprietà contese , vale a dire persone che hanno minacciato o hanno fatto capire all imprenditore che, forse, tutto sommato, potrebbero andarsene dall azienda. Tutte le persone di cui sopra fanno parte di due macro categorie: 1) Gli inetti, vale a dire persone con gravi difficoltà che le rendono completamente improduttive. Qui includiamo gli inconcludenti, i creatori di guai, gli eccessivamente dispersivi, le persone soggette a forti alti e bassi caratteriali e che nei momenti di basso fanno un sacco di guai (ad esempio un impiegato amministrativo che dopo aver litigato con la fidanzata perde gli assegni che dovrebbe portare in banca, oppure cancella il file con tutte le ricevute bancarie da emettere) 2) I negativi, vale a dire le persone che remano contro la meta aziendale. Quelli motivati unicamente dai soldi e che operano come dei juke box: pretendono soldi per ogni azione che viene loro richiesta, le persone che hanno comportamenti non etici, le persone che reprimono gli altri e amplificano le difficoltà delle altre persone, le persone che