VITICOLTURA di Claudio D Onofrio 1, Vittorino Novello 2 IL DATABASE VITICOLO ITALIANO Il paese più ricco di biodiversità ha ora il suo catalogo scientifico online (ITALIAN VITIS DATABASE) L Italia rappresenta il paese più ricco in biodiversità viticola grazie alla sua posizione centrale nel Mediterraneo: si suppone che delle circa 5000-7000 possibili varietà della vite coltivata (Vitis vinifera ssp sativa) presenti a livello mondiale, oltre la metà siano presenti in Italia. Nell ambito dell attività di salvaguardia, caratterizzazione e valorizzazione della biodiversità della vite è stato progettato un software per gestire un Database Viticolo Italiano accessibile all indirizzo www. vitisdb.it (Figura 1), anche su supporto elettronico portatile (tablet, smartphone, ) gestito dal Vitis Database Working Group (Figura 2) che include le principali istituzioni di ricerca viticole-enologiche nazionali (Figura 3). Al momento nel database, inizialmente implementato con il supporto finanziario della ColleMassari s.p.a., sono in inserimento le informazioni relative a oltre 1200 accessioni, corrispondenti a oltre 450 vitigni, grazie al fondamentale contributo del progetto AGER Un database viticolo italiano, ad approccio multidisciplinare, per la conoscenza e la valorizzazione dei genotipi regionali (An Italian Vitis database, a multidisciplinary approach, for exploitation and valorisation of the regional genotypes) . Del progetto fanno parte unità dell Università di Torino (capofila), del CNR-IPSP di Grugliasco, e delle Università di Pisa, Foggia, Modena-Reggio Emilia e Palermo, con strette collaborazioni (convenzioni) con le Università di Bologna, della Tuscia, della Basilicata e della Calabria. Importante contributo è giunto dal CRA-VIT di Conegliano Veneto, depositario della collezione nazionale delle varietà italiane registrate al Catalogo Nazionale delle Varietà di Vite, nonché l Istituto Ministeriale di riferimento per le attività di controllo in viticoltura. Il Database sarà ufficialmente presentato 6 Figura 1. Database Viticolo Italiano (Italian Vitis Database). Home page nel mese di giugno 2015. Nel database i dati vengono inseriti e gestiti direttamente dai singoli utenti registrati (gestione decentralizzata) e presentano tre livelli di visualizzazione. Al momento dell inserimento i dati vengono automaticamente collocati nel livello privato dell utente (Unità Operativa) che li ha inseriti e non appaiono visibili agli altri utenti. I dati che vengono elevati dall utente nel livello intermedio Figura 2. Logo del Gruppo di lavoro per il Database Viticolo Italiano (Vitis database working group). o riservato, appaiono visibili a tutti gli utenti registrati in modo da poter essere analizzati e confrontati. Poi, in seguito all approvazione del Comitato Scientifico, i dati possono essere elevati nel livello pubblico accessibile a tutti. Il Comitato Scientifico è costituito da esperti viticoli, ampelografici, biologi molecolari, rappresentanti di progetti di ricerca e ministeriali, ed è responsabile dell intera gestione del database. Alla base della struttura del Database Viticolo Italiano c è il profilo molecolare del DNA (fingerprinting), al momento costituto dal polimorfismo dei microsatelliti che identificano le singole accessioni (entità viticole: singole piante, cloni, biotipi). Alle accessioni viticole vengono associati tutti i descrittori ampelografici, fenologici e produttivi riportati nella più recente edizione del codice di caratteri descrittivi OIV (Organisation Internationale de la Vigne e du Vin) per le varietà di vite e specie di Vitis, i parametri ampelometrici, agronomici e di qualità delle uve (profilo dei polifenoli e aromi delle uve). Inoltre le singole accessioni sono corredate dalle foto di germoglio, foglia, fiore, grappolo,