2/2022 di RICCARDO CASTALDI - Agrintesa, Faenza (Ravenna) VITICOLTURA 12 I lavori in vigna: il diradamento dei grappoli Il diradamento è una pratica di potatura verde che consiste nell eliminazione selettiva di parte dei grappoli presenti sulla vite. Viene eseguita di norma negli impianti giovani, siano essi ancora in fase di allevamento o nei primi anni di produzione e, qualora sia ritenuta necessaria, anche in quelli in fase adulta. Si tratta di un intervento esclusivamente manuale che richiede un livello di preparazione minimo da parte degli operatori IMPIANTI GIOVANI E IN ALLEVAMENTO Nelle viti giovani, che presentano solitamente un grado di fertilità delle gemme molto elevato, il diradamento persegue essenzialmente l obiettivo di limitare il carico di grappoli, al fine di evitare un precoce e inopportuno sfruttamento della giovane pianta. Condizioni di stress imputabili a un quantitativo di grappoli sovradimensionato rispetto alla capacità fotosintetica della pianta quindi rispetto alla sua potenzialità produttiva si ripercuotono negativamente sul completamento della struttura epigea della vite e sullo sviluppo dell apparato radicale. Di conseguenza un eccessivo carico produttivo nei primi anni può incidere negativamente sulla carriera produttiva delle viti, portando alla comparsa di una serie di problematiche di non facile risoluzione. Le viti sfruttate da giovani tendono difatti a presentarsi più deboli, meno produttive, più soggette a manifestare un germogliamento stentato e disforme, maggiormente inclini alla comparsa di ingiallimenti fogliari primaverili e in linea generale meno inclini a superare negli anni successivi condizioni di stress correlate all andamento climatico, in modo particolare quelle imputabili alla siccità estiva. QUANDO DIRADARE NEGLI IMPIANTI GIOVANI Negli impianti in fase di allevamento il diradamento può essere eseguito dalla post-allegagione fino alla pre-invaiatura, che di fatto rappresenta la fase fenologica in cui il grappolo inizia a polarizzare verso di sé i prodotti della fotosintesi, andando a competere col processo di lignificazione, lo sviluppo dell apparato radicale e l accumulo di sostanze di riserva. Come è noto il diradamento eseguito tra queste due fasi fenologiche consente alla vite di compensare parzialmente la perdita di produzione, con uno sviluppo maggiore dei grappoli rimanenti, che risulteranno essere più compatti, tanto più lo si esegue precocemente. In termini pratici questo sta a significare che eliminando ad esempio il 50% dei grappoli, perdiamo una quota inferiore al 50% della produzione potenzialmente raggiungibile in peso. Nei terreni caratterizzati da buona fertilità, in grado di indurre nella vite un livello di vigoria non gradito, il diradamento può essere appositamente ritardato, posizionandolo a ridosso dell invaiatura, in modo da contenere lo sviluppo dei germogli. COME DIRADARE I GRAPPOLI NELLE GIOVANI VITI Il numero di grappoli da staccare nelle giovani viti deve essere deciso sulla base di una serie di elementi da ponderare con attenzione. Si devono innanzitutto considerare l età delle viti e il grado di sviluppo raggiunto, le condizioni pedoclimatiche dell ambiente di coltivazione e le dimensioni medie del grappolo di ciascun vitigno, che varia significativamente a seconda ad esempio che si abbia a che fare con Pinot nero, Sauvignon e Riesling, invece che con Trebbiano toscano, Garganega o Albana. Come indicazione generale possiamo considerare di lasciare da 2 a 4 grappoli per pianta nei casi in cui, con la potatura invernale, sia stato costituito il tronco della vite. Qualora invece sia stato steso e legato il tralcio al filo (per costituire o meno il cordone permanente) si può considerare di lasciare fino a un massimo del 50% dei grappoli presenti, per arrivare poi al 60-70% nel corso dell anno successivo e alla piena produzione quello seguente. Nel caso del Guyot, il primo anno in cui si porta il tralcio al filo, al fine di limitare il numero di grappoli senza ricorrere al diradamento, si incontra l usanza di lasciare un capo a frutto più corto, indicativamente pari al 50% della lunghezza massima. bene chiarire come questo modo di operare non sortisca i medesimi effetti di un diradamento vero e proprio in quan- Il diradamento deve essere considerato una pratica estemporanea, a cui ricorrere quando necessario
I lavori in vigna: il diradamento dei grappoli di Riccardo Castaldi