2/2022 di ALESSANDRA BIONDI BARTOLINI VITICOLTURA 14 Gli alberi e il vigneto Gli alberi e gli arbusti svolgono una serie di funzioni ecologiche e agronomiche che i principi di agroforestazione stanno riscoprendo e che si possono applicare anche alla viticoltura. Con Stefano Lorenzi, arboricoltore ETW, siamo andati a conoscere il progetto de I Sabbioni in Romagna Nel periodo compreso tra gli anni 60 e gli anni 80 del secolo scorso le campagne italiane hanno cambiato aspetto. Allo scopo di rendere più facilmente meccanizzabili le colture e di aumentarne la produttività, riducendo le superfici improduttive, gradualmente abbiamo visto scomparire da vigneti, frutteti e seminativi, alcuni degli elementi che costituivano quello che si definisce mosaico paesaggistico, e che portavano diversità e discontinuità tra le aree destinate alle coltivazioni. I filari di piante da frutto, gli alberi isolati, le siepi, gli stessi boschi, erano in grado di dare prodotti che differenziavano la produzione o venivano riutilizzati all interno dell azienda stessa, come il legname per le palerie e per il riscaldamento, i prodotti e i frutti del sottobosco per l allevamento, il vimini o il giunco per le legature. Con la trasformazione della struttura imprenditoriale e sociale dell agri- coltura moderna, molte di queste funzioni sono risultate improduttive e la monocoltura è stata adottata come unica soluzione percorribile. A distanza di più di mezzo secolo nel quale la coltura specializzata e la monocoltura hanno rappresentato pressoché l unico modello applicato e studiato, si sta comprendendo che quelle scelte, con l impoverimento della biodiversità dell ecosistema agrario e la perdita di fertilità dei suoli, hanno reso le colture più fragili e meno resilienti ai cambiamenti e alla pressione sempre maggiore degli stress biotici e abiotici. RESTITUIRE COMPLESSIT AGLI AMBIENTI RURALI CON L AGROFORESTAZIONE Non si tratta di una questione estetica o del desiderio di conservazione di un modello agricolo inattuale: la moderna agroforestazione sta progressivamente riscoprendo I vigneti de I Sabbioni sono inseriti in un mosaico paesaggistico che comprende fasce alberate, boschi, filari e siepi per creare biodiversità, migliorare la regimentazione delle acque, la fertilità dei suoli e la tenuta dei versanti e approfondendo il ruolo agronomico degli alberi e della compresenza di organismi diversi, vegetali e animali, all interno di uno stesso ambiente agrario. I nuovi modelli di agroforestazione, applicabili anche al vigneto, prevedono cioè di inserire alberi e arbusti in filari o siepi tra le parcelle vitate, nonché di gestire il bosco residuale spesso abbandonato, allo scopo di ottenere da essi una serie di benefici che si definiscono servizi ecosistemici. Il tutto con una strategia aggiornata e attenta ai vincoli produttivi e qualitativi della viticoltura moderna. A trarne vantaggio e miglioramento sono la biodiversità, la fertilità e la conservazione del suolo, il microclima, la regolazione delle acque o la fruibilità da parte di visitatori, residenti ed enoturisti. Restituire complessità a un sistema agrario che è anzitutto un luogo di produzione tuttavia non è un processo facile né rapido: occorre fare molte valutazioni i cui risultati si potranno leggere soltanto nel medio/lungo periodo. I dubbi e le perplessità dei produttori si concentrano soprattutto sugli aspetti di competizione del vigneto per acqua e nutrienti con le piante introdotte, sull effetto dell ombreggiamento delle piante più alte sui filari vicini e sulla presenza di vegetazione in grado di ospitare insetti, acari, funghi e animali selvatici. In alcuni casi le risposte riscontrabili nelle poche pubblicazioni scientifiche disponibili sull applicazione dell agroforestazione in viticoltura non sono conclusive, non sempre