2/2022 SOFTWARE COMPUSENSE abilità nel dare per ogni descrittore e ogni campione valori simili a quelli del panel e infine la sua capacità di discriminazione tra un campione e l altro (ANOVA su dati individuali), ma anche di discriminare in relazione al panel. Questi parametri, opportunamente pesati, restituiscono un indice di efficacia del panelista. Se questo indice si abbassa (quando perdiamo di replicabilità ad esempio) sotto un valore soglia, le valutazioni del panelista possono essere escluse dall elaborazione. Si tratta ovviamente di elaborazioni statistiche che necessitano di appositi software dei quali si riportano in figura 2 i più utilizzati con le procedure di analisi incorporate in ognuno. Affaticamento dovuto a un numero troppo elevato di campioni, tempi non congrui tra un campione e l altro, bias cognitivi (solo per fare alcuni esempi), possono incidere sulla nostra capacità di analisi. Se possiamo discutere rispetto all importanza di utilizzare l analisi sensoriale per scegliere quali descrittori usare in una retro-etichetta, non dovrebbe essere in discussione il ricorso ai dettami dell analisi sensoriale nei contesti menzionati pocanzi, come i concorsi. La percezione è invece che proprio dove dovrebbe esserci maggior rigore, ci sia ancora molto pressapochismo. Sembra insomma che il mondo del vino fatichi a uscire dal giudizio monocratico dei 99 punti Parker o più in generale che talvolta non ci sia rigore scientifico nell esprimere giudizi che possono avere pesi più o meno rilevanti. METODI IMPLICITI E NEUROSCIENZA CULTURALE, UN NUOVO APPROCCIO Se l analisi sensoriale si è prodigata per ottenere dati rappresentativi e affidabili, restituendoci un idea di pane- OPEN SOURCE GESTIONE TEST SPIDER PLOT ONE-WAY ANOVA TWO-WAY ANOVA THREE-WAY ANOVA PCA GPA NO SI SI SI SI NO NO NO EYEQUESTON NO SI SI SI SI SI SI NO FIZZ NO SI SI SI SI SI SI NO PANEL-CHECK SI NO SI SI SI SI SI NO SENSOMINER SI NO NO SI SI SI SI SI SENSTOOLS NO NO SI SI SI NO SI SI XISTAT NO NO SI SI SI SI SI SI Figura 2. Principali software comunemente utilizzati per l analisi sensoriale 31 ENOLOGIA matori. Negli anni i test di laboratorio hanno subito una rapida evoluzione, oltre ai test discriminanti e di similitudine, quelli che in sintesi stabiliscono se esistono una differenza o una similitudine statisticamente significative tra i campioni, sono stati messi a punto test a più alta utilità informativa, come i test descrittivi quali-quantitativi, in grado di tracciare il profilo sensoriale di un prodotto, ma anche di quantificare l intensità (e peso) degli attributi sensoriali, discriminare i campioni, e stabilire quali siano gli attributi positivamente correlati al gradimento. Più recenti sono i test dinamici (TDS, Pineau et al.,2009; TI, Lee&Pangborn,1986) in grado di analizzare l evoluzione delle sensazioni in un dato lasso di tempo. La scelta del test di analisi sensoriale più adatto è dettata ovviamente dalle domande che ci si pongono. Immaginiamo ad esempio di dover tracciare il profilo sensoriale di N vini di una stessa tipologia, evidenziando differenze significative tra un vino e l altro, indagando cosa incida sulla gradevolezza, e magari di voler stabilire una classifica di gradimento. quanto ad esempio avviene all interno dei concorsi enologici, situazioni in cui l affidabilità di un risultato non è tanto legata a chi assaggia, quanto piuttosto al metodo utilizzato per ottenere quei dati. In questo caso potremmo utilizzare un test descrittivo (QDA), in grado di fornirci una fotografia sensoriale dettagliata di ogni vino, ma anche di validare l attendibilità del panelista (UNI EN ISO 8585-2:2008) sulla base di parametri come la ripetibilità, attitudine del giudice di valutare lo stesso campione in due (o più) momenti diversi (MSE-ANOVA su dati individuali), la collimazione, la sua
Analisi sensoriale e neuroscienze, un matrimomio possibile di Stefania Pompele