2/2022 di GABRIELA TIRINO ECONOMIA 46 Storie sostenibili: il vino come bene relazionale 8Pari non è solo un vino è un utopia realizzata e in evoluzione, che abbina enologia, inclusione sociale e sviluppo innovativo DENTRO UN CALICE DI VINO Cosa cerchiamo nel bicchiere quando beviamo un vino? Alcuni, per esempio, ci trovano un irrinunciabile accompagnamento al pasto, oppure uno strumento di svago e di socialità. Per lo più ci si aspettano sensazioni gusto-olfattive appaganti ed emozioni piacevoli, ma il corredo emotivo di un vino non scaturisce solo dalla percezione del prodotto in sé. Nel bicchiere, infatti, si uniscono storie, quella del produttore, quella della sua rete di fornitori e partner, quella del suo territorio. E poi c è la nostra storia che ci ha portato al calice, con la nostra memoria gusto-olfattiva-affettiva, con le nostre convinzioni e le nostre aspirazioni. In un calice si possono amalgamare mondi, esprimere valori, intrecciare relazioni. Non è certo una novità per il marketing enologico, che parla di storytelling e stakeholder engagement, tuttavia quando al vino si accompagna un obiettivo sociale, l innovazione sta nella prospettiva e nell impatto collettivo che può scaturire dalle scelte individuali. LA STORIA SIAMO NOI La storia siamo noi cantava Francesco De Gregori siamo noi che scriviamo le lettere, siamo noi che abbiamo tutto da vincere, tutto da perdere . Il senso di quella canzone la conoscono bene i fondatori, i partner, gli educatori e i volontari della Cooperativa Sociale Progetto Emmaus di Alba. Una realtà che, in oltre 25 anni sul territorio, ha scritto pagine straordinarie della storia del sostegno alle disabilità. Uno dei più recenti capitoli è 8pari , un progetto di attività lavorativa ed educativa che coinvolge persone fragili nella zona delle Langhe e del Roero, diventato poi anche un vino e un etichetta. «Abbiamo iniziato nel 2015 mi racconta Alessandro Milanesio, responsabile del progetto avviando una prima collaborazione con una cantina nel Roero, che ha ingaggiato alcuni dei nostri ragazzi per i lavori in vigna. Poi abbiamo visto che c era margine per continuare e contribuire a ribaltare una triste realtà: in Italia l inserimento lavorativo delle persone fragili non funziona. Ancora oggi il 70% di queste persone non lavora e per questo ci impegniamo a offrire loro una possibilità di riscatto . Oggi le imprese vitivinicole coinvolte sono Valfaccenda, Alberto Oggero, Cascina Fornace, Matteo Correggia, Adriano Marco e Vittorio, alle quali si è da poco aggiunta l Azienda Agricola Brandini. In particolare, per ora, si producono due referenze a marchio 8pari : un Roero Arneis Docg e un Roero Docg. Mettere al centro la persona con le sue potenzialità e risorse è il focus del progetto, a cui hanno finora preso parte quattro operatori: Gianluigi, Mattia, Riccardo, Omar e Bruno (sostituito da poco da Mirko). Gli educatori Emmaus seguono i nostri ragazzi con mansioni diverse che vanno dall accompagnarli quotidianamente al lavoro presso le aziende partner, al tenere accesi i motori della macchina organizzativa. Antonio è il responsabile tecnico e operativo, Michela è tutor degli inserimenti lavorativi, Elena è responsabile delle risorse umane, Alberto ed Elisa invece sono alla cabina di regia. Mentre Alessandro mi snocciola tutti i nomi della squadra, colgo la fragranza della cura. S intuisce che i suoi modi accoglienti ed entusiasti sono frutto di un autentico approccio alla vita, che condivide con i suoi colleghi, rinnovando di anno in anno lo spirito di Emmaus. Con le sue parole include persino me e mi conferisce dignità di soggetto animato dal loro stesso intento, considerato che voglio raccontarli. «La bottiglia è la chiave spiega Alessandro il trait d union, il pretesto perfetto per attivare attenzione verso chi è più indifeso, non a caso é stato scelto di renderla ambasciatrice verso chiunque la incontri, attraverso un etichetta parlante dotata di QR code . La verità è che ciascuno ha le proprie
Storie sostenibili: il vino come bene relazionale di Gabriela Tirino