2/2022 DROSOPHILA SUZUKII E LE POSSIBILIT DI LOTTA BIOLOGICA Tra le nuove emergenze due sono stati gli insetti dannosi alloctoni sui quali ci si è soffermati nella seconda sessione dell incontro: Drosophila suzukii e Popillia japonica. Nella relazione di Simone Puppato della Fondazione Edmund Mach, è stato evidenziato come D. suzukii, insetto polifago e prolifico (ha più di 100 ospiti e svolge dalle 3 alle 9 generazioni ogni anno) presente in Trentino dal 2009, trovi nel bosco (63% del territorio della Provincia di Trento) il suo habitat elettivo. L intervento limitato alle superfici coltivate a vigneto e a piccoli frutti rischia quindi di risultare insufficiente ed è questo uno dei motivi per i quali l attenzione si è rivolta alla lotta biologica. Tra i parassitoidi i primi ad essere valutati sono stati quelli indigeni come Trichopria drosophilae, alla cui diffusione ha contribuito anche la trappola-incubatore DROSORIUM, sviluppata dalla Fondazione Mach. Lo studio parallelo sui parassitoidi alloctoni nativi delle regioni di origine di Drosophila suzukii e il completamento del dossier di valutazione del rischio, per la richiesta di rilascio di Ganaspis brasiliensis, risultata la miglior specie candidata, ha portato finalmente il 17 agosto 2021 al via libera per il suo allevamento e ai rilasci, avvenuti già a partire dall estate scorsa. L AVANZATA DI POPILLIA JAPONICA Popillia japonica del quale chi scrive ha parlato nel corso del convegno, si è diffusa dal 2014 dalle aree di infestazione originarie dell est novarese, raggiungendo l anno scorso le zone del Monferrato casalese e compiendo il previsto spostamento naturale di 8-10 km annui. Delle caratteristiche dell insetto, la sua attitudine gregaria e le prime esperienze di lotta, si è già parlato dalle pagine di questa rivista negli articoli pubblicati sul numero 2 del 2019 e sul numero 2 del 2021. Nell intervento si è voluto sottolineare ancora una volta come la valutazione del trattamento insetticida debba essere sempre legata al monitoraggio, necessario per verificare il raggiungimento della soglia d intervento, identificabile nel numero massimo di individui per vite in grado di determinare una defogliazione non più tollerabile dalla pianta e diversa per varietà, zona e annata. Tra le strategie di lotta insetticida nelle zone più altamente popola- 5 VITICOLTURA un rischio per l entomofauna utile e deve essere usato applicando una serie di accorgimenti, come quello di distribuirlo la mattina presto. Per questo come per le altre sostanze a basso impatto ambientale, il posizionamento va centrato contro gli stadi giovanili, tenendo ben presente la scalarità di schiusura delle uova, che pare essere amplificata dagli inverni più miti. In altre regioni del Nord la diffusione della flavescenza dorata è più recente ma il monitoraggio ha permesso di evidenziare alcuni aspetti peculiari di ogni zona. In Trentino ad esempio, ha spiegato Alberto Gelmetti, dopo l arrivo soprattutto in Vallagarina e Alto Garda nel 2001, un forte incremento si è registrato solo nel 2019 e data la crescente gravità nel 2021 la Provincia di Trento ha consigliato un terzo trattamento in aggiunta ai due obbligatori. Una particolarità di questo territorio è la presenza crescente di viti affette eclusivamente dal fitoplasma della Flavescenza dorata o in coinfezione con quello del Legno nero, diversamente da ciò che si rilevava nei primi anni 2000, quando le infezioni da solo Legno nero rappresentavano circa il 90% di tutti i campioni analizzati. In Lombardia infine i monitoraggi relativi alla provincia di Sondrio dove alcuni focolai destano particolare preoccupazione sono stati riportati da Martino Salvetti, che ha riferito anche di alcuni studi recenti sulla presenza crescente in Valtellina, dopo le segnalazioni già avvenute in Svizzera e Slovenia, del vettore Orienthus ishide. Si segnala in quell area in particolare l aumento dei casi di flavescenza dorata su Nebbiolo in Chiavennasca avvenuti in parallelo alla crescita delle superfici condotte con il metodo biologico. https://www.bmv-italy.com/ bmw@bmv-italy.com