VITICOLTURA

In caso di grandine

Le tecniche di prevenzione e gli interventi da applicare nel caso in cui in vigneto si abbatta la più temuta di tutte le precipitazioni

di RICCARDO CASTALDI - R&S Terremerse

La grandine rappresenta una precipitazione atmosferica estremamente temuta dai viticoltori in quanto è in grado di danneggiare la produzione sia direttamente, rompendo gli acini, e sia indirettamente, compromettendo la funzionalità fotosintetica delle foglie e quindi lo svolgimento del normale processo di maturazione e di accumulo di sostanze di riserva. Nei casi peggiori il suo effetto può ripercuotersi negativamente anche sullo stato di salute generale della vite e sulla produzione degli anni successivi. Non per ultimo si deve considerare che le ferite causate dalla grandine rappresentano una porta d’ingresso per gli agenti fungini responsabili delle malattie del legno.

COME (E DOVE) SI FORMA LA GRANDINE

La grandine si origina nei cumulonembi, nuvole contraddistinte da uno sviluppo prevalentemente verticale. All’interno dei cumulonembi troviamo cristalli di ghiaccio nella porzione superiore e prevalentemente goccioline di acqua sopraffuse (ovvero allo stato liquido anche con temperatura inferiore a 0 °C) in quella inferiore. Le goccioline si formano in quanto il vapore acqueo, con l’aumento della quota e la diminuzione della temperatura, si condensa sulle particelle di polvere. A seguito del loro peso e delle correnti verticali ascendenti e discendenti presenti all’interno del cumulonembo i cristalli di ghiaccio sono soggetti a ripetuti saliscendi. Quando si trovano alle quote più basse i cristalli sono colpiti dalle goccioline d’acqua, che a loro volta gelano quando sono riportate alle quote più elevate: in questo modo accrescono le loro dimensioni fino a diventare chicchi.
La grandinata, ovvero la caduta dei chicchi al suolo, si verifica quando il loro peso supera la forza delle correnti ascensionali che li mantengono in quota. Questo significa che in presenza di correnti ascensionali molto forti si formeranno chicchi di grandine di peso maggiore.
I chicchi di grandine presentano una struttura “a cipolla” nella quale si alternano strati di ghiaccio bianco e opaco, che si originano a seguito dei passaggi del chicco dalla zona alta a quella bassa del cumulonembo.

Germoglio fortemente danneggiato dalla grandine, non in grado di fornire un tral-cio da utilizzare come capo a frutto
Germoglio fortemente danneggiato dalla grandine, non in grado di fornire un tralcio da utilizzare come capo a frutto