Economia Un mito germanico: il RIESLING di KATRIN WALTER Questo famoso vitigno bianco genera senza dubbio alcuni dei miglior vini del mondo per la loro longevità e finezza. Il Riesling vive nel 19° secolo il periodo di massimo splendore e fino all'inizio del 20° secolo i Riesling tedeschi si trovano sulle migliori carte dei vini in tutta Europa a prezzi più alti degli Ch teaux bordolesi. Ma all'inizio della prima guerra mondiale e in seguito della rivoluzione russa si perdono gli acquirenti per questi costosi vini. La sete di guadagno a breve termine e l'export di vini semplici e dolci a buon mercato causano per decenni un'immagine negativa ai Riesling tedeschi. Solo nel 21°secolo e grazie alla ricerca intensa di qualità e lo sforzo enorme nel marketing da parte dei produttori e delle loro organizzazioni, con impegni all'interno e all'estero, danno di nuovo al Riesling credibilità e grande rilievo. Spesso i produttori di maggior fama e prestigio sono aziende di piccola dimensione,anche meno di dieci ettari. L origine La diffusione econdo Bassermann-Jordan la vite di Riesling assomiglia a quella varietà che Plinius (23-79 dopo Cristo) descrive come vite aminea. Qualcuno suppone che il re Ludovico il Tedesco (843-876) ha introdotto la vite del Riesling al Reno. Con il nome di R sseling la varietà è stata menzionata per la prima volta intorno a 1348 in Alsazia. La derivazione del nome Riesling è incerta: potrebbe derivare da Rusling (dal vigneto "Ruslingwingarten" in un certificato della città di Worms intorno il 1430/35 (ma lì anche essere confuso con il vitigno R uschling)) oppure da "Rissling" per la corteccia piena di crepe che si mostrano dopo due anni di vita della pianta oppure anche dalla sua propensione all'acinellatura in condizioni atmosferiche troppo fredde oppure dell'acidità impetuosa, dal legno nobile" o dal legno scuro (sempre Rusling). Il famoso botanico tedesco Hieronymus Bock (1498-1554) scrive nel suo libro Kre tter Buch, edizione del 1546 che "Rissling cresce dalla Mosella/Reno e a Worms . L'origine del Riesling viene anche rivendicata da viticoltori della Wachau in Austria perché lì si trovava nel 13° secolo un vigneto nominato Ritzling che ha, però, preso il nome probabilmente solo dalla medesima frazione e ruscello intorno. Grazie ad analisi del DNA negli anni 1990 si è rilevato che il Riesling deriva da un incrocio spontaneo tra Weisser Heunisch e l'incrocio altrettanto spontaneo tra Vitis silvestris autoctona del Reno (vite selvatica) e Traminer. La proprietà della maturazione relativamente tardiva deriva dallo Heunisch e la resistenza al gelo dalla vite selvatica. In Germania ci sono al momento circa 60 cloni autorizzati. Il più famoso fu scoperto nel vigneti del castello Johannisberg nel Rheingau. Esiste anche la mutazione del Riesling rosso (Roter Riesling) la quale è stata recentemente ripiantato in Assia (Hessen) con materiale clonale certificato. Diversi cloni di Riesling vengono impegnati spesso per creare nuovi incroci e oggi il Riesling è imparentato con circa 200 varietà in tutto il mondo. Una volta il Riesling si trovava mescolato con altri vitigni nel vigneto. Solo dal 19° secolo, cioè abbastanza tardi, è stato piantato in purezza. Soltanto con il riscaldamento dalla metà del 19° secolo il Riesling si è affermato come grande vitigno. Il Riesling si trova oggi in tutto il mondo su circa 50.000 ettari, crescenti. La Germania ha con i suoi 22.434 ettari (2008) la prima posizione. Con 21,9% il Riesling è il vitigno più piantato in Germania come anche in 8 delle 13 denominazioni tedesche: Pfalz (5.458 ha), Mosel (5.390 ha), Rheingau (2.464 ha), W rttemberg (2.083 ha), Nahe (1.125 ha), Mittelrhein (309 ha), Hessische Bergstrasse (211 ha), Ahr (43 ha). Qualche esempio nel mondo: seconda l Australia con circa 4.400 ha, terza la Francia con 3.480 ha, Austria 1.880 ha, Nuova Zelanda 917 ha, Italia 300 ha, Sudafrica 215 ha, Svizzera 12 ha. S 16 Ampelografia Il germoglio è verde chiaro, biancastro, ad apice espanso, tomentoso in colore biancastro con leggere sfumature bronzate. Le foglioline di colore giallastro, a volte leggermente ramato e sono lievemente cotonose-pelose. La foglia è di media dimensione, quinquelobata, la pagina superiore è bollosa, l'inferiore aracnoidea; gli orli sono a denti ottusi. La foglia adulta è media, tondeggiante, la maggior parte quinquelobata e con insenatura poca accentuata o chiusa, a volte con bordi sovrapposti. I denti sono medio-grandi. La pagina superiore è grossolanamente bollosa. Il grappolo è cilindrico, di solito di dimensione piccola, alato e compatto. Il peduncolo è corto e abbastanza legnoso. Gli acini sono piccoli fino medi, tondi, verde-giallastro con puntini neri, sulla parte soleggiata giallo-marrone. La buccia spessa contiene una polpa succosa, fruttata, acidula, fine e, se l'acino è molto maturo, un gusto speziatodolce. Il Riesling germoglia relativamente tardi (circa una settimana dopo il Silvaner) ma evita con ciò che i germogli ven-