ENOLOGIA
I prodotti alternativi di legno di quercia, chips e staves, sono oggi un coadiuvante tecnologicoda utilizzare con precisione tra quelli disponibili per enologi e produttori. Con Vittorio Portinari,esperto in legislazione vitivinicola, abbiamo ripercorso le norme che ne regolano l’utilizzo
L’impiego dei derivati del legno per la produzione di vino è riportato su alcuni documenti già a partire dal XIX secolo in Piemonte. Successivamente solo nel 1961 e nel 1962, Singleton e Draper cominciarono a studiare quale poteva essere l’impiego dei trucioli tostati di legno in enologia, pratica che inizialmente aveva finalità soprattutto economiche. Con l’aumento della richiesta di vini affinati in legno poi a partire dagli anni ’70, iniziò, soprattutto nei paesi del Nuovo Mondo, la produzione di vini con l’impiego di prodotti alternativi al legno su più vasta scala.