ECONOMIA Uno strumento di economia circolare: la simbiosi industriale di GABRIELA TIRINO I sistemi industriali sono simili a quelli naturali: i rifiuti di un settore possono essere risorsaper un altro Conosco un piccolo produttore di vino che chiama le sue vigne “le mie ragazze”, ha l’abitudine di parlare con loro, le interpella in merito alle varie lavorazioni tra i filari e chiede loro il permesso. “In realtà non sono mie – dice – nulla ci appartiene davvero, nemmeno la Terra; le relazioni che sperimentiamo, invece, sono parte di noi e noi ne facciamo parte”. Questo personaggio, poetico quanto pragmatico, ha un rapporto simbiotico con le sue vigne e penso a lui per ricordarmi che una simbiosi indica innanzitutto una relazione, appunto, una convivenza. La simbiosi è una relazione importante per la sopravvivenza ed è un driver fondamentale per lo sviluppo dell’economia circolare. In natura esistono molti esempi di simbiosi biologica e sono particolarmente ispiranti le relazioni di vero e proprio , come quella del e l’ nei mari tropicali: il primo si nasconde tra i tentacoli urticanti del suo ospite e si difendono reciprocamente dai rispettivi predatori. Nel mondo vegetale il rapporto simbiotico per eccellenza si instaura tra i batteri e le piante che collaborano nell’azotofissazione. , basti pensare allo sviluppo del baratto e poi dei commerci, che tanto hanno influito sul progresso della specie. mutualismo pesce pagliaccio anemone La natura mostra così un variegato ventaglio di convivenze felici e ha ispirato anche le comunità umane Il pesce pagliaccio e l’anemone di mare sono un esempio di simbiosi mutualistica. Foto di Marcel Finig, Pixabay LA CHIAVE DELLA SIMBIOSI INDUSTRIALE È LA COLLABORAZIONE L’economia circolare è un modello di produzione e consumo che implica condividere, affittare, riutilizzare, riparare, rinnovare e riciclare materiali e prodotti esistenti il maggior numero di volte possibile, per creare valore aggiunto e rispettare l’ambiente. Dunque tale modello è coerente con le esigenze di uno sviluppo sostenibile, in grado di soddisfare i bisogni attuali senza compromettere le risorse e le possibilità delle generazioni future. Temi come il cambiamento climatico, la scarsità di materie prime e le crisi ambientali devono essere affrontati con l’adozione di misure adeguate in termini di politiche sociali ed economiche: queste sono le sfide attuali a cui mira rispondere l’economia circolare. In questo senso è centrale l’ecologia industriale basata sulla simbiosi, una strategia dell’economia circolare che propone una , attraverso modelli di business incentrati, per esempio, su una durata dei prodotti maggiore e una manutenzione che facilita smontaggio e riciclo. La simbiosi industriale, più in generale, . Se si è iniziato a parlare di economia circolare già intorno agli anni ’70, il concetto di industrial symbiosis, invece, è stato formalizzato solo nel 2000 da Marian Ruth Chertow, docente di Industrial Environmental Management presso l’Università di Yale. Le sue parole per illustrare il concetto sono di una semplicità disarmante: «La parte dell’ecologia industriale nota come simbiosi industriale impegna industrie tradizionalmente separate in un approccio collettivo a vantaggio competitivo, che coinvolge lo scambio fisico di materiali, energia, acqua e sottoprodotti. La chiave della simbiosi industriale è la collaborazione». La domanda sottesa a questo approccio è altrettanto semplice: La simbiosi industriale coinvolge industrie separate nello per ridurre l’impatto ambientale e i costi di produzione complessivi. Rappresenta, dunque, . somiglianza diretta dei sistemi industriali con i sistemi naturali si basa sul miglioramento asdell’efficienza nell’uso delle risorse attraverso la creazione di reti di scambio e cooperazione nelle zone industriali perché un sistema industriale non dovrebbe comportarsi come un ecosistema, in cui gli scarti di una specie possono essere risorse per un’altra specie? scambio fisico di materiali, energia, acque e sottoprodotti, nonché servizi e infrastrutture condivisi un vantaggio non solo in termini ecologici, ma anche economici DALLA TEORIA ALLA PRATICA Più complesso è invece passare dalla teoria alla pratica, perché si tratta di coinvolgere stakeholder diversi, tra aziende private, enti pubblici, istituzioni locali, centri di ricerca, università, ecc. Sono processi che richiedono azioni specifiche di facilitazione ed engagement degli attori coinvolti, per creare sinergie in un dato contesto geografico o in un settore. In generale la prossimità geografica è una caratteristica abilitante, tanto che . In questo senso è famoso , conosciuto a livello internazionale. Il parco coinvolge un’area di circa 20.000 abitanti e tutto è iniziato già negli anni Sessanta, per iniziativa di 12 imprese del territorio di settori diversi che si sono focalizzate sul tema dell’acqua, attraverso una centrale termo-elettrica. L’acqua superficiale viene recuperata e trattata, rifornendo le aziende coinvolte. Invece il residuo di zolfo prodotto dall’impianto di desolforizzazione viene convertito in fertilizzanti liquidi. Nel 2011 le imprese coinvolte si sono organizzate nell’associazione Kalundborg Symbiosis e si stima che ogni anno i benefici ambientali ed economici siano quantificabili in un risparmio di 14 milioni di euro, 635.000 tonnellate di CO2, 3,6 milioni di metri cubi di acqua, 100 GWh di energia e 87.000 tonnellate di materie prime. In Italia esistono le , ispirate ai principi della simbiosi industriale e sono regolate a livello regionale. Si tratta di aree industriali, artigianali, commerciali, turistiche, agricole o miste ad alta concentrazione di attività economica che prevedono una gestione unitaria e integrata di infrastrutture e servizi centralizzati, tarati su obiettivi di sviluppo sostenibile locale. Ne è un esempio il alimentato da un impianto centralizzato di riciclo delle acque reflue. L’acqua riciclata, oltre che per finalità di antincendio, viene impiegata dalle aziende tessili del territorio e per tutti i servizi igienici del grande centro direzionale di quest’area. le principali iniziative di simbiosi industriale si sono sviluppate all’interno dei Parchi Eco-Industriali il caso danese dell’area industriale di Kalundborg Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate (APEA) Macrolotto di Prato, dove è attivo un acquedotto industriale e anticendio ALCUNI ESEMPI DI SIMBIOSI INDUSTRIALE NEL SETTORE ENOLOGICO Il settore enologico non è estraneo a buone pratiche di simbiosi industriale e oltre ad esempi di riciclo di materiali di vigna e cantina, si contano alcuni progetti più strutturati. Un ottimo esempio è offerto dal : la storica cooperativa italiana conta 27 cantine associate e produce oltre 600 mila tonnellate di uva. Nel tempo ha abbracciato pienamente il modello circolare, integrando tecnologie e competenze. Oggi, attraverso gli impianti di Caviro Extra di Faenza e Treviso dalla lavorazione degli scarti del comparto vitivinicolo realizza prodotti ad alto valore aggiunto per i settori alimentare, farmaceutico, chimico ed energetico. Un’altra interessante esperienza è quella del , finanziato dalla Fondazione Cariplo nell’ambito del bando Economia Circolare 2018. ENEA, in collaborazione con l’Università degli Studi di Brescia e l’Università degli Studi di Milano Bicocca dal 2019 al 2021, ha portato avanti questa iniziativa per incrementare la competitività delle aziende lombarde attraverso la creazione di nuovi modelli di business volti alla (sanse, vinacce e acque di vegetazione). Al progetto hanno partecipato 22 aziende di settori diversi e sono state condivise 96 risorse, 72 delle quali offerte dalle aziende e 24 richieste. , è assodato che il modello lineare è dannoso. è un’alternativa percorribile ed , un’opportunità evolutiva per la specie umana, che incarna un sapere antico: siamo tutti collegati. Le . Gruppo Caviro progetto CREIAMO valorizzazione di sottoprodotti e scarti delle filiere olivicola e vitivinicola Al di là di ansie ecologiche inutili e controproducenti La circolarità è una grande occasione relazioni rispettose e costruttive, a tutti i livelli, tracciano la direzione di una nuova frontiera del progresso Bibliografia Materiali didattici del Corso Insight – Facilitatore dei processi di Simbiosi Industriale – Sistemi Formativi Confindustria Co-Funded by the Erasmus+ Programme (frequentato dall’autrice). Materiali del webinar La Simbiosi Industriale: realizzare l’Economia Circolare – 28 maggio 2020 Istituto di Management Scuola Superiore Sant’Anna. I progetti ENEA per l’economia circolare – febbraio 2023 ENEA Servizio Promozione e Comunicazione.