OSSERVATORIO PROGETTI Tolleranza alla siccità ed efficienza d’uso dei fertilizzanti nel progetto In+Vite Il progetto In+Vite intende testare l’efficacia di nuove soluzioni per migliorare la tolleranza del vigneto alla siccità e aumentare l’efficienza di utilizzo degli input, riducendone la dispersione nell’ambiente. , il progetto prende in esame due situazioni e molteplici combinazioni: una parte delle attività riguarderà il vigneto in seguito alle fasi di impianto, quando la ridotta estensione degli apparati radicali espone le barbatelle a un significativo stress idrico e ne comporta un’elevata mortalità; un’altra serie di azioni saranno valutate in vigneti maturi e produttivi. Nello specifico, nel piano sperimentale sarà testata l’efficacia di alcuni polimeri idro-retentori nel migliorare lo stato idrico delle viti nelle due differenti situazioni e nel ridurre la mobilità dei concimi azotati, in modo da migliorare l’efficienza d’uso dell’acqua e dei nutrienti, sia in conduzione integrata che in conduzione biologica. L’Università Cattolica del Sacro Cuore è capofila del progetto; sono partner tre aziende agricole del territorio (Azienda Agricola Lusignani, Azienda Agricola Baraccone, Fabrizio Camorali), Vinidea e il Centro di Formazione Vittorio Tadini. Calato nel contesto dei Colli Piacentini In+Vite è un Gruppo Operativo per l’Innovazione finanziato dal PSR Emilia-Romagna 2014-2020, Misura 16.1 FA 4B. Per maggiori informazioni: tommaso.frioni@unicatt.it www.inviteproject.eu DSS e irrigazione di precisione nel Mediterraneo per il progetto DATI Il progetto DATI, , mira a sviluppare e implementare nuove tecnologie e procedure digitali innovative per migliorare l’efficienza dell’irrigazione e la gestione dei trattamenti. Nel farlo saranno sviluppate soluzioni a basso costo che possano raggiungere i piccoli agricoltori e saranno utilizzati principalmente hardware e modelli semplificati basati sui dati (sul suolo e sulle piante) e risorse open source integrate in una piattaforma di facile utilizzo. L’obiettivo è quello di ridurre l’uso dei pesticidi, evitare gli sprechi idrici e garantire la qualità del prodotto. Il progetto ha preso il via il primo giugno del 2021 e avrà durata di 3 anni. . Ogni caso studio implementa una diversa soluzione tecnologica (Tech Solution - TS) testata e validata su vite, pomodoro e melone. Lo studio si basa sull’applicazione di tecnologie innovative come Wireless Sensors Networks (WSN) per il monitoraggio agrometeorologico, UAV, immagini satellitari gratuite, sistemi di informazione geografica (GIS) open source, sistemi di supporto alle decisioni (DSS), interfacce web associate a modelli di suolo e piante guidati dai dati e un’applicazione mobile per i vigneti (Apex- Vigne) per il monitoraggio della crescita e la stima dello stato idrico. DATI è coordinato dall’Istituto per la Bioeconomia del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-IBE) ed è finanziato con 1,5 milioni di euro con il programma d’azione Prima 2020 e dal programma Horizon 2020, organo esecutivo dell’Unione europea. Digital Agriculture Technologies for Irrigation efficiency Sono state coinvolte diverse aziende pilota distribuite in cinque Paesi del Mediterraneo: Italia, Portogallo, Spagna, Francia e Marocco Sito: www.datiproject.eu Le varietà PIWI per la viticoltura di montagna nel progetto VITAVAL Vitaval è un gruppo operativo per l’innovazione cofinanziato dalla misura 16.1.01 del PSR 2014-2020 di Regione Lombardia. Il partenariato è guidato dal Consorzio Vini IGT Vallecamonica e vede tra i partecipanti istituzioni (Comunità Montana di Valle Camonica), enti di ricerca (Università degli Studi di Milano e Fondazione Fojanini di Studi Superiori) e dieci aziende agricole sparse nella fascia montana e pedemontana lombarda (Bonanomi Valerio, Casa Vinicola La Torre, Cooperativa Alpi dell’Adamello, Foppoli Fabio, La Grazia, Le Driadi, Medeghini Bianca, Nove Lune, Orsini Giuseppe, Ronco della Cava). L’obiettivo è quello di effettuare una , con lo scopo di dare indicazioni utili ai viticoltori sulle pratiche più idonee (a partire dalla fase d’impianto fino alla vinificazione) da adottare per valorizzare al meglio queste varietà, favorendone così la diffusione sul territorio. Il progetto prevede in particolare la caratterizzazione pedoclimatica dei siti di studio, il rilievo delle tempistiche della fenologia e del decorso della maturazione, la raccolta dei principali parametri vegeto-produttivi e qualitativi alla vendemmia, la prova di diversi protocolli di vinificazione individuati per esaltare le caratteristiche delle singole varietà. valutazione agronomica ed enologica di 16 vitigni PIWI negli areali vitivinicoli montani e pedemontani della Lombardia Per maggiori informazioni: vitaval.altervista.org/ a Milano, al potrai trovare una sintesi nell’articolo di Davide Modina su Millevigne online. Il progetto Vitaval è stato presentato mercoledì 28 giugno link