ECONOMIA

L’arte dell’accoglienza: strategia e preparazione

Come trasformare le visite in cantina in esperienze indimenticabili e opportunità di business

di ANDREA CARPANI
www.vendipiuvino.com [www.vendipiuvino.com)

In questo articolo vorrei focalizzare l’attenzione su cosa fare in cantina per generare, attraverso esperienze attraenti, carovane di visitatori che si trasformino in clienti affezionati. Questo ti permette di affiancare alla solida colonna della vendita a professionisti, che sono certo riesce a generarti la maggior parte dei ricavi, una altrettanto solida colonna costituita da vendite ai privati.
Essa può diventare una fonte di ricavi importanti che puoi controllare meglio e con margini nettamente superiori e indipendente da turbative o mode di mercato.
Spero di poterti dare spunti interessanti e accendere qualche lampadina su come gestire al meglio l’esperienza diretta con i visitatori.
Intanto andiamo a vedere perché è così importante macinare e gestire visite e vendite dirette.
Un motivo fondamentale è che, anche se il web aiuta a suscitare interesse in chi sei e cosa fai, devi superare quella che chiamo prova della bocca, quelle sensazioni uniche e insostituibili che può generare solo la degustazione.
Dall’altra parte strutturare esperienze a pagamento, ti permetterà di valutare se i clienti saranno disposti a superare la prova del portafoglio.
Su queste ci concentreremo, cercando di dare spunti perché venga fatta una overpromise (promessa di vivere un’esperienza esaltante), che sia seguita da una overdelivery (erogazione di una esperienza con effetto wow tale da andare oltre le aspettative dei clienti).
Le cantine non sono più semplici luoghi di produzione ma strutture dove i visitatori cercano non solo di assaggiare ottimi vini, ma di immergersi in un’atmosfera unica, di conoscere storie affascinanti e di vivere esperienze da ricordare.
In questo contesto, saper gestire efficacemente le visite in cantina diventa un’azione fondamentale, non solo per lasciare un’impressione duratura nei cuori dei visitatori, ma anche per trasformare queste esperienze in concrete opportunità di business.
Di seguito, esplorerò le strategie vincenti per organizzare visite in cantina che sappiano coinvolgere, emozionare e, infine, convertire i visitatori in clienti affezionati e ambasciatori del tuo brand.

L’IMPORTANZA DELLA PRIMA IMPRESSIONE

Il viaggio del visitatore inizia molto prima del suo arrivo in cantina.
Anzitutto consiglio caldamente per diversi motivi di implementare un sistema di prenotazione online intuitivo e user-friendly.
Perché?
Anzitutto risparmi tempo nel gestire le prenotazioni rispetto a telefonate ed e-mail – e il tempo sai bene essere il tuo bene più prezioso. Un sistema di prenotazione inoltre prevede il pagamento anticipato, quindi incassi subito e abbatti i possibili no-show dell’ultimo minuto. Così eviti quei clienti prenotatori seriali che oltre a farti spesso il no-show, sono di solito cattivi clienti. Con un sistema di prenotazione sul tuo sito, invii in automatico ai visitatori un’e-mail di conferma con tutte le informazioni necessarie: orari, come arrivare, cosa aspettarsi, eventuale dress code, la durata, l’accesso o meno a bambini e animali. E in questo modo collezioni i dati del visitatore in anticipo quindi potrai coinvolgerlo ben prima della visita con qualche “teaser” sulla tua storia o sui vini che potranno degustare.
Altro aspetto fondamentale è l’accoglienza all’arrivo.
La prima impressione è quella che conta e una calda accoglienza fa tutta la differenza del mondo nel generare da subito apertura, fiducia e confidenza.
Cura l’aspetto della cantina e assicurati che il parcheggio sia ben segnalato, All’ingresso, pulito e accogliente, posiziona subito dei richiami al tuo brand. Forma il personale all’accoglienza: un sorriso caloroso e un benvenuto personalizzato fanno la differenza: per farlo serve una procedura scritta, non affidarti alla sensibilità individuale del tuo team. Offri un piccolo welcome drink, magari un calice del tuo vino più fresco e leggero, per iniziare l’esperienza con il piede giusto.

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