CULTURA E SOCIETÀ
Una biblioteca per riscoprire la storia della viticoltura pugliese
Più di 5000 pubblicazioni sulla viticoltura e l’enologia in quella che fu la Regia Cantina Sperimentale di Barletta
di SERENA LEO
di SERENA LEO
Già sede della Regia Cantina Sperimentale di Barletta, Palazzo Reichlin riprende vita grazie al patrimonio della vitivinicoltura locale. Proprio qui infatti, apre una sezione specialistica della biblioteca dedicata al tema in cui storia e futuro si intrecciano col territorio. Il progetto, fortemente voluto dagli addetti ai lavori del settore e dalle istituzioni, vede raccolte più di 5000 pubblicazioni, risultanze di studi enologici su vitigni autoctoni, monografie tematiche uniche ora digitalizzate. Una biblioteca specialistica che promette di appassionare anche chi del vino ne apprezza solo la bevuta.
“La biblioteca fonderà la sua offerta culturale sui vini dal punto di vista storico e traghetterà tutto questo sapere verso il progresso scientifico, ma anche verso il consumo consapevole, associando volumi in grado di dare connotazioni, oggi necessarie, sull’educazione alimentare”.
Così Esther Larosa, curatrice del progetto e volto della biblioteca specialistica, inizia il racconto di questo fiore all’occhiello appena restituito al pubblico. Un progetto nato per riportare il patrimonio artistico di Palazzo Reichlin alla città e allo stesso tempo dare lustro a un archivio specialistico che il CREA di Turi (Bari) aveva costruito nella sua sezione storica distaccata su Barletta.
“Questa parte della biblioteca è sempre stata nascosta, aperta solo a pochissimi addetti ai lavori e in occasioni davvero necessarie. Il valore all’interno era già all’epoca inestimabile, ma difficilmente consultabile. Qui si raccoglievano libri di fine Ottocento e di proprietà della Regia Cantina Sperimentale, attiva fino al 2000.
Un patrimonio di monografie e periodici nazionali e internazionali a tema viticoltura. Abbiamo pubblicazioni tedesche, spagnole, francesi. Un patrimonio unico e interessante da mostrare con orgoglio, soprattutto perché molti di questi volumi non si trovano altrove e sono unici”. Una sezione frutto di un progetto vinto e che ha visto fondi regionali impiegarsi per rimettere a nuovo un’ala del palazzo già sede della Regia Cantina Sperimentale di Barletta.