Viticoltura Nuove tecniche e tecnologie per la gestione sostenibile del suolo in viticoltura di ROBERTO SORRENTINO L 11 giugno, presso l Azienda Agricola Fontodi di Panzano in Chianti (FI), la Stazione Sperimentale per la Viticoltura Sostenibile diretta dall Agronomo Ruggero Mazzilli ed il Dipartimento di Economia, Ingegneria, Scienze e Tecnologie Agrarie e Forestali dell Università degli Studi di Firenze, in particolare il prof. Marco Vieri ed il suo gruppo di ricerca, hanno organizzato un interessante giornata dimostrativa in campo dedicata alle nuove tecniche e tecnologie per la gestione sostenibile del suolo in Viticoltura. Sono state illustrate, ai numerosi viticoltori presenti, e poi viste all opera alcune pratiche attrezzature delle ditte Nobili, Roll, Hustler, Falk e le stazioni meteo Netsens con sensori wireless. La ditta Falk ha presentato il biotrituratore, un trincia polivalente per campo aperto, frutteti e vigneti; raccoglie i sarmenti, li tritura e li trasporta altrove. La ditta Nobili, che partecipa attivamente in Italia a vari progetti di ricerca, ha presentato la trinciaandanatrice SDS per la pacciamatura di vigneti, interessante per le aziende ad agricoltura biologica. Il sistema SDS è un dispositivo che accoppiato ad un rotore ad asse orizzontale di una trincia, consente di triturare erba, residui di potatura o colture erbacee e di scaricare il tutto in andane simmetriche da entrambi i lati al di sotto dei ceppi dei vigneti. Quindi consente di realizzare anche la pacciamatura del sottofilare, vantaggiosa per gli effetti fertilizzanti per la creazione di un microclima che migliora lo stato di umidità delle radici. Questa attrezzatura ha un alta produttività e riduce il numero dei trattamenti di concimazione e diserbo (di 1/3) necessari alle coltivazioni. Sempre della ditta Nobili, è stata presentata la trincia pacciamatrice della serie VKD, che può essere utilizzata sia in pieno campo su mais e paglia, che per la trinciatura di erba e residui di potatura anche di grandi dimensioni. L alta velocità di rotazione degli organi di taglio e la presenza di tre contro-coltelli permettono un ottima frantumazione del prodotto, con lunghezze di lavoro da 1530 a 2094 mm.. La ditta Hustler ha presentato il trattorino tosaerba Flail Mower BHF 48, che presenta un alta piacevolezza di guida e larghezza di lavoro di 2100 mm. Perfetto per l uso nell erba più alta, negli arbusti o altri tipi di vegetazione. Lo si può utilizzare su terreni gibbosi o irregolari senza alcun rischio ed è l ideale per il taglio dell erba negli oliveti, vigneti, frutteti e noccioleti, perché l erba triturata finemente diventa nuovo concime per le colture, mentre, effettuando curvature radente le piante, riduce al minimo la gestione del sottofilo. Inoltre, è stata presentata una lama interceppi della ditta Roll, dotata di lame sar- 14 chianti per eseguire un diserbo meccanico lungo i filari, ma non è consigliabile utilizzarla su terreni sassosi. In circa 50 minuti è in grado di lavorare un ettaro di vigneto ed è portata anteriormente al trattore. La ditta Netsens Srl di Sesto Fiorentino (FI) ha illustrato il suo prodotto VineSense , un avanzato sistema di monitoraggio distribuito delle condizioni fisiopatologiche del vigneto, che sostituisce le centraline meteo di vecchia generazione. Dotato di sensori che, distribuiti capillarmente nei filari, consentono di ottenere informazioni accurate su vari fenomeni: previsione di sviluppo dei patogeni; modelli previsionali correlati allo stadio fenologico della vite; controllo dell irrigazione e dell umidità del suolo a più profondità; monitoraggio delle condizioni microclimatiche; grado di maturazione dei grappoli; programmare i trattamenti chimici dove e quando servono. Tutti i dati raccolti sono inviati al Centro Servizi Netsens e tramite una semplice connessione internet da qualsiasi computer, ma anche da palmare o cellulare multimediale, è possibile accedere ai dati ricevuti dai propri vigneti. Il viticoltore, via SMS, può ricevere allarmi per attivare le azioni necessarie per garantire l alta qualità della propria produzione. Il prof. Vieri alla prova in campo