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MilleVigne

Dicembre 2024 - Numero 4

Settembre 2024 - Numero 3

Immergiti nel quarto numero di MilleVigne, pubblicato a Luglio 2010, e scopri le affascinanti storie dei Vignaioli Piemontesi. Questo volume offre una panoramica completa su viticoltura, enologia, economia e cultura del vino, con un approccio che unisce tradizione e innovazione. L'editoriale di Maurizio Gily, "Anche nel vino, solo il classico sfida le mode", esplora l'importanza del classico nel mondo vinicolo. Giulio Castagno discute l'integrazione fra albi dei vigneti e lo schedario viticolo, gettando luce sulle questioni legislative del settore. La sezione viticoltura affronta temi come l'importanza delle forme tradizionali nell'ambito paesaggistico con l'articolo di Riccardo Castaldi e Maurizio Gily. Esplora inoltre i microcosmi dell'Amarone Classico grazie al contributo di un team di esperti e istituti di ricerca. Approfondisci le nuove tecniche e tecnologie per la gestione sostenibile del suolo con l'articolo di Roberto Sorrentino e scopri l'introduzione di due nuovi insetticidi al servizio dei viticoltori con Maurizio Piucci. La sezione enologia esamina l'evoluzione storica del tino con Maurizio Gily e le dinamiche della psicologia sensoriale applicata al vino, con focus sulla vista, grazie agli studi di Maria Luisa Monticelli e Lorenzo Tablino. In ambito economico, Nadia Galante esplora il rapporto tra cantine e la loro presenza su Internet, evidenziando come queste vengano percepite online, spesso all'insaputa dei produttori stessi. La sezione eventi, cultura e società si apre con l'articolo di Andrea Cappelli "Classico è…", un'affascinante esplorazione delle tradizioni che continuano a influenzare il mondo del vino. Questo numero di MilleVigne è una lettura imperdibile per appassionati e professionisti del settore vinicolo, offrendo preziosi approfondimenti e aggiornamenti sull'affascinante mondo del vino piemontese.

EDITORIALE

Anche nel vino, solo il classico sfida le mode di Maurizio Gily

Integrazione fra albi dei vigneti e schedario viticolo di Giulio Castagno

SOMMARIO

VITICOLTURA

Le forme tradizionali: solo paesaggio?, di Riccardo Castaldi, Maurizio Gily

I microcosmi dell’Amarone Classico, di E. Tosi, D. Tomasi, F. Battista, L.Lovat, E. Marchesini, C. Oliboni, B. Pasquali, Centro per la Sperimentazione in Vitivinicoltura – Provincia di Verona, Cra-Vit Conegliano, Cantina Valpolicella Negrar, Libero professionista

Nuove tecniche e tecnologie per la gestione sostenibile del suolo in viticoltura, di Roberto Sorrentino

Due nuovi insetticidi al servizio dei viticoltori, di Maurizio Piucci

ENOLOGIA

In principio fu il tino..., di Maurizio Gily

Psicoenologia. Psicologia sensoriale: la vista, di Maria Luisa Monticelli, Lorenzo Tablino

ECONOMIA

Cantine, Internet parla di voi (e forse non lo sapete), di Nadia Galante

EVENTI, CULTURA E SOCIETÀ

Classico è…, di Andrea Cappelli

Economia Cantine, Internet parla di voi (e forse non lo sapete) di NADIA GALANTE N el web, la gente parla. Senza sosta, 24 ore al giorno, 365 giorni l anno, in tutte le lingue del mondo. Chiacchiera, scrive, condivide opinioni, documenti, informazioni, pensieri, foto, video, filmati, file audio, disegni... tutto. Esperienze, sogni, bisogni, desideri, illusioni e delusioni. La condivisione e diffusione di tutto questo è un attività profondamente umana, esiste e si pratica da sempre: le nuove tecnologie l hanno solo resa più facile, frequente, rapida e pervasiva. L insieme di tutto questo rumore di fondo, di cui è impregnata e fatta la rete Internet, in gergo tecnico si chiama buzz (brusio). Nulla e nessuno è estraneo a questo buzz, nemmeno il mondo del vino. Si può dire anzi che proprio il vino sia uno degli argomenti di conversazione preferiti, se è vero che occupa ben il 2 per cento di tutto il chiacchiericcio complessivo. La gente parla di vino e ovviamente di chi lo produce: le aziende, grandi o piccole che siano e dovunque si trovino. 24 Immaginate di avere un azienda che produce vino - o di essere un Consorzio di tutela di una zona a denominazione d origine; che cosa dice la gente di voi, del vostro prodotto? Un tempo - e in parte anche adesso - per conoscere il parere delle persone su un prodotto o un marchio era necessario fare sondaggi, o intraprendere lunghe, complesse e costose ricerche di mercato. Oggi basta un uso accorto della rete per avere un idea di quello che gli utenti pensano e dicono di cose e persone. Ma cosa sono, di preciso, i social media? e perchè le aziende del vino dovrebbero interessarsi ad essi? Come è possibile raccogliere informazioni su quello che la gente pensa e dice di prodotti e marchi? L abbiamo chiesto a due esperti del settore: Giampiero Nadali, tecnologo ed esperto di marketing online, ed Elisabetta Tosi, giornalista specializzata nel settore vitivinicolo. Da anni con il brand Fermenti Digitali si occupano di consulenza alle aziende del vino e formazione nelle stesse all uso dei nuovi media. 

Economia Che cosa sono di preciso, i social media?  Sono al tempo stesso un modo e una serie di strumenti - risponde Tosi - Sono un modo per massimizzare le occasioni di dialogo con i consumatori finali, e una serie di strumenti, in larga parte gratuiti, che permettono di realizzare, e diffondere questi dialoghi. Clienti e aziende che si parlano da pari a pari: una situazione simile sarebbe stata impensabile anche solo fino a pochi anni fa. Ma oggi lo scenario del vino è cambiato radicalmente, e per sempre . In che senso è cambiato?  Nel senso che quando arriveremo alla fine dell attuale crisi economica, il mondo del vino nel quale ci troveremo a operare sarà del tutto diverso da quello al quale eravamo abituati - interviene Nadali - Da un lato notiamo un intermediazione sempre più in difficoltà (crisi dei ristoranti, agenti dotati di scarsa preparazione e ancor meno motivazione, enotecari e rivenditori che non sanno fare marketing, una grande distribuzione che per vendere fa leva solo sul prezzo, eccetera) e dall altro abbiamo consumatori sempre più acculturati ed esigenti. Persone che conoscono il vino meglio di vent anni fa, e cominciano a svolgere quel sano senso di critica che è il pilastro di qualsiasi rapporto tra chi produce/vende e chi compra/consuma. Perfino quello del wine critic e della comunicazione specializzata oggi è un ruolo messo fortemente in discussione . Nuovi media, social media  sono parole rese popolari da Internet. Ma allora, è solo un problema di comunicazione?  Assolutamente no - risponde ancora Giampiero Nadali - Credere che sia solo una faccenda di nuovi mezzi di comunicazione è un errore, che impedisce di vedere la complessità della cosa. I cambiamenti a cui stiamo assistendo infatti interessano anche il commercio: la cosa che ha mosso Elisabetta e me fin dall inizio della nostra avventura come wine bloggers (Nadali è autore del wine blog www.aristide.biz, mentre Tosi è autrice di www.vinopigro.it, ndr) è stata proprio la consapevolezza delle grandi opportunità offerte al mondo del vino dal dialogo diretto con il consumatore. Perchè è lui (o lei) il nuovo centro di gravità. Non più l azienda, il brand, o il prodotto. E il consumatore sente sempre di più il bisogno di sostituire, o di integrare, la figura dell intermediario con il dialogo diretto con il produttore. In altre parole, questo significa che il consumatore vuole autenticità e racconti: un bisogno che avvantaggia soprattutto le aziende più piccole, perchè in genere sono proprio queste ultime che hanno molte storie da raccontare . In che modo i social media stanno rivoluzionando la comunicazione e il commercio del vino? si fa da quando esiste il mondo, ma è solo con le nuove tecnologie che è diventato così pervasivo, rapido, efficace. Oggi le decisioni di acquisto sul vino non si formano più al ristorante o al supermercato, ma sul web, dove in maniera critica si confrontano le storie dei produttori con i commenti e le opinioni dei consumatori. Sul web si condividono pareri, e la raccomandazione di un amico su Facebook, o la recensione in 140 caratteri lanciata su Twitter, hanno più effetto del colonnino della rivista di settore. Perchè i consumatori si fidano dei consumatori . Ciò premesso, in cosa consiste il vostro lavoro?  Nell affiancare il produttore che vuole gestire la propria presenza online: una scelta che va fatta con molta attenzione, perchè è inutile stare sul web se non si crede nel mezzo o non si hanno le idee chiare in merito alla propria strategia di marketing e comunicazione. I social media sono in costante evoluzione, fortemente condizionati da fattori di moda. Vanno usati con cautela, mai a casaccio, o per imitare altri che li usano  dice Nadali.  Un altro aspetto della nostra attività è poi quello che chiamiamo social media intelligence, o social media monitoring - interviene Elisabetta Tosi - In pratica si tratta di un azione di monitoraggio delle conversazioni sui social media italiani e internazionali.   un pacchetto di servizi riservato alle aziende vitivinicole e ai loro prodotti o marchi, e serve a formare le risorse interne delle aree marketing e comunicazione all attività sui social media.  Preparare, ascoltare, parlare, coinvolgere  sono infatti le quattro fasi richieste per essere attivi sul mondo online. Per far questo, ci avvaliamo di una serie di software dedicati e di strategie di ascolto ad hoc, che ci forniscono molte informazioni su tendenze, quantità e qualità delle conversazioni online . La conclusione la trae Giampiero Nadali:  A dispetto della sua apparente fruibilità, quello della comunicazione online è un mondo complesso: la scelta degli strumenti, la loro gestione, lo sviluppo della presenza online di un azienda non possono essere demandate a tecnici informatici esterni, a semplici appassionati o a generiche agenzie di PR. Perchè il focus di questi dialoghi è il vino, che è un prodotto altrettanto complesso: una competenza che Fermenti Digitali non smette mai di affinare, insieme a quelle più tecniche relative al web . Nuovi media e nuovi consumatori Elisabetta Tosi e Giampiero Nadali sono stati tra i relatori del  Comizio Agrario  sul vino e i nuovi media, organizzato a Casale Monferrato dalla condotta locale di Slow Food e dall Enoteca Regionale del Monferrato nel luglio scorso. Tutte le presentazioni sono scaricabili dall ultima newsletter di Millevigne, dal sito http:// periodico.millevigne.it o dalla  fan page  dell Enoteca regionale su Facebook (nella foto a pag. 24).  Con il passaparola - interviene Tosi -   questo il segreto: 25 

Scopri innovazioni e tradizioni dei Vignaioli Piemontesi con MilleVigne Luglio 2010: viticoltura, enologia, economia e cultura del vino in primo piano