Eventi, cultura, società CLASSICO ... di ANDREA CAPPELLI S e portare con sé un ricordo che va oltre la bottiglia è il principale desiderio di chi sceglie di viaggiare alla volta dei distretti enologici del Belpaese, il territorio del Chianti Classico ha ottenuto un successo che ha pochi equivalenti in Italia e in Europa. Da oltre un secolo territorio modello del turismo del vino in Italia, con oltre un milione di enoappassionati che lo visitano ogni anno, il Chiantishire è un evergreen , un grande classico che non passa mai di moda e si adegua ai tempi, infatti da Facebook a Youtube, dall I-phone al Tom Tom, tutti i nuovi canali di comunicazione e i social network sono stati protagonisti di un enorme buzz tra gli amanti del buon bere: un passaparola interattivo volto a diffondere e promuovere Classico è , la kermesse promossa dal Consorzio Vino Chianti Classico, che ha visto l intero territorio del Chianti animato da degustazioni, concerti, happy hour, cene di gala e visite guidate nelle cantine. Gli enoappassionati, amanti delle ultime tecnologie, troveranno la loro base nella pagina del Chianti Classico su Facebook, il social network più importante al mondo, dove sarà possibile partecipare al quiz per diventare Gran Maestro del Chianti Classico . Non sono mancati poi i filmati raccolti dagli enoappassionati e trasmessi live su Youtube, per documentare in diretta gli avvenimenti di Classico è . Altra simpatica novità della Kermesse è la reinterpretazione tridimensionale in formato big del tappo, naturalmente griffato Gallo Nero, un originale installazione firmata dal Consorzio del Chianti Classico, che ha fatto bella mostra di sé in alcuni dei luoghi simbolo della Toscana: da Piazzale Michelangelo, a Siena, Barberino Val d Elsa, Castellina in Chianti, Castelnuovo Berardenga, Gaiole e Greve in Chianti, fino a Panzano, Radda in Chianti, San Casciano e Tavarnelle Val di Pesa, i grandi tappi griffati Gallo Nero hanno guidati gli enoappassionati in tutto il territorio del Chianti Classico, una caccia al tesoro per scoprire e visi- 26 tare i luoghi dove nasce uno dei vini più famosi al mondo. Con Classico è tutto il distretto del Chianti Classico si è messo in mostra, aprendo le porte agli amanti del buon bere, per coinvolgerli in un programma di eventi, attraverso degustazioni per esperti e appassionati, musica, itinerari ad hoc, oltre 130 cantine aperte, cene sotto le stelle e in azienda preparate da grandi chef, arte, street food, aperitivi jazz, happy hour, menu classici nei ristoranti del territorio, convegni, performance e molto altro. Protagonisti i grandi vini, ma anche l olio e il Vin Santo, insieme alla gastronomia. Dai castelli secolari ai paesaggi immutati dal Medioevo, dalle aziende dove la tradizione di produrre il vino e l olio si tramanda di generazione in generazione fino alle cantine d autore che, grazie all intervento di architetti di fama internazionale, rappresentano delle vere e proprie attrazioni turistiche. Al vino è stato dedicato un circuito ad hoc, con la novità 2010 delle DegustaZone , giornate dedicate ai sottoterritori del Chianti Classico, in un antica via di paese, in una piazza o in un giardino storico, dove prima s assaggia guidati dai produttori e poi si partecipa ai seminari per conoscere le diverse caratteristiche espressive dei vini, da quelli di Castellina, Greve, Panzano e Radda in Chianti ai vini della valle di Lamole, fino a quelli di Castelnuovo Berardenga, Barberino Val d Elsa, San Casciano in Val di Pesa e Tavarnelle Val di Pesa. In alternativa, gli eno-viaggiatori si sono potuti recare direttamente nelle oltre 130 cantine aperte per l occasione, portando con sé il Passaporto del Chianti Classico personalizzato, coi timbri che testimoniano la propria sosta in cantina. Anche la gastronomia ha avuto un suo circuito speciale, grazie a Il Classico a tavola , un esperienza culinaria a 360°, con la possibilità di avere un autista a propria disposizione per non preoccuparsi del ritorno: dallo street food col Festival dei cibi di strada, a Le Stelle in Cantina con grandi chef ospiti delle cucine degli antichi castelli (da quello d Albola al Castello di Verrazzano), fino alla riscoperta delle più antiche tradizioni culinarie, con le specialità del territorio preparate dalle loro interpreti più fedeli nel Palio delle Massaie . Infatti non lasciatevi ingannare dalle apparenze: le più innocue e timide casalinghe di Castellina e Greve in Chianti si sono trasformate per un giorno in indomite guerriere. E ancora una volta la sorte ha voluto Firenze contro Siena. I piatti sono stati presentati, alla cieca , senza indicarne l autore, a una animata giuria popolare di 150 persone: non solo chiantigiani, ma anche molti turisti italiani e stranieri. Davide Paolini, il noto gastronauta, ha commentato la disfida, animando (come se non bastassero già i tafferugli in cucina) la platea di degustatori. Alla fine Siena ha battuto Firenze, sorpassandola di qualche voto. Grande riconoscimento quindi per le massaie castellinesi a cui è stato consegnato il Primo Palio delle Massaie, un