economia di Francesco Minetti Il Giappone ama il Soave Dal 1 luglio al 16 agosto 2015, nell ambito della promozione Soave Style 2015 organizzata dal Consorzio Tutela Vini Soave, è stata realizzata la terza edizione di SOAVE BY THE GLASS che ha visto la partecipazione di 14 produttori in collaborazione con i loro partner-importatori giapponesi. Durante la Campagna i vini delle aziende sono stati serviti presso 135 ristoranti, caffè, bar ecc., in tutto il territorio giapponese. Il numero totale delle bottiglie vendute è stato pari a 6.096 (cifra dichiarata). L iniziativa segna una sostanziale innovazione nel modo di fare campagne istituzionali di promozione della denominazione attraverso: Coinvolgimento diretto di tutta la filiera commerciale: importatori, distributori, grossisti, dettaglianti e ristorazione; Competizione tra ristoranti: chi stappa più bottiglie (acquistate, non omaggiate) vince un viaggio nella terra del Soave: un incentivo di successo data la forte attrattività del territorio per i giapponesi. Il numero di bottiglie stappato viene dimostrato dal numero di tappi conservati dal ristoratore; Materiale dedicato all iniziativa distribuito in tutti gli esercizi aderenti all iniziativa (simile a una in-store promotion nei ristoranti, cosa che i Consorzi non fanno spesso); Sito dedicato in lingua giapponese, cui farà seguito una campagna di content marketing e PR digitali diffusi attraverso social media e newsletter in lingua per tutto il prossimo anno; Presenza costante sul mercato, che porta a risultati in crescita (dal 2013 al 2015: + 38% ristoranti aderenti, + 259% bottiglie vendute); Ampliamento delle occasioni e delle abitudini di consumo: il focus si sposta sui ristoranti di cucina giapponese. Ambasciatore dell iniziativa Shigeru Hayashi, tra i massimi esperti di vino italiano, al quale abbiamo rivolto alcune domande Come è iniziata la tua attività con il vino italiano? Nel 1982 venni a Milano per dirigere il Ristorante Suntory (Ristorante Giapponese di classe) e lì fu il primo incontro con i vini italiani. Poi cominciai a visitare i produttori e a capire così i vini del vostro paese. Tornai a Milano nel 1990 come responsabile dell ufficio generale della Suntory Ltd e vi rimasi fino a 1999, approfondendo la mia conoscenza dei vini italiani. Nel 1995 ho conseguito il diploma di Sommelier, primo giapponese in Italia. Nel 1996 ho scritto un libro Basi del vino Italiano . Qual è la situazione del vino italiano in Giappone? Si difende bene, non solo in HORECA ma anche nel consumo casalingo amatoriale. Dall anno scorso è cominciato boom del Prosecco. Il vino italiano è posizionato piuttosto in alto rispetto a vini del Nuovo Mondo. Ci sono tanti nomi importanti grazie ai ristoranti italiani, però occorre allargare la conoscenza al di là dei soli appassionati dell Italia e della cucina italiana, e questo in parte già sta avvenendo. Quali sono le tre cose da sapere assolutamente sul mercato giapponese? Ambasciatore Shigeru Hayashi Uno, conoscere il mercato; due, conoscere il sistema di distribuzione; tre, conoscere un importatore. Il consiglio che posso dare ai produttori è partire da un analisi della propria azienda e prodotti, valutare il canale adatto, infine cercare l importatore giusto che segua questo canale. Quali sono le azioni promozionali e di marketing più efficaci? Un piano marketing deve essere fatto in accordo con l importatore. SI possono scegliere iniziative rivolte alla ristorazione o direttamente al consumatore, ma sempre in accordo con il partner commerciale locale. Ci vuole pazienza e non bisogna avere fretta perché in Giappone la crescita della domanda di un prodotto di solito è lenta. Formazione sul vino italiano: che conoscenza hanno i giapponesi dei vini italiani? Pochi nomi importanti sono conosciuti, per il resto la conoscenza è scarsa. Le moltissime DOC e IGT e la grande varietà di vitigni non aiutano il grande pubblico a capire il vino italiano. Però gli amatori conoscono i nomi più importanti, e i vini che prendono premi hanno un certo vantaggio. 31