economia di Davide Abellonio Programma di sviluppo rurale, avanti piano Le aziende si ritrovano, in questo periodo, a non comprendere le MOTIVAZIONI dei ritardi, differenti a seconda delle regioni, in merito alla pubblicazione delle misure a supporto del settore ai sensi del P.S.R. 2014-2020. Il consiglio è: approfittare di questo tempo per pianificare gli investimenti Il quadro generale Il Programma di sviluppo rurale (PSR) è uno dei principali strumenti in grado di supportare lo sviluppo dei piani di investimenti in Agricoltura. Funzionale alla programmazione nazionale del settore, viene utilizzato dagli Stati membri per attuare, su tutto il territorio dell Unione Europea, la politica di sviluppo rurale. In Italia, ogni PSR contribuisce, quindi, a formare un elaborato finale denominato PSN (Piano di Sviluppo Nazionale) in grado di sostenere una crescita ordinata del settore agricolo. Si tratta di aiuti non finalizzati al sostegno del reddito agricolo (per questo esiste la PAC) ma alla concreta realizzazione di progetti di investimento, delle istituzioni e delle aziende private. Beneficiario delle misure in cui si articola il PSR Regionale è pertanto il territorio in tutte le sue espressioni, singole ed aggregate, pubbliche o private, cooperative o consortili, nelle forme in cui, direttamente o indirettamente, possano trasmettere benefici ai produttori di base. In questo senso vediamo tra i beneficiari anche il settore agro-industriale e i comuni rurali. Le agevolazioni si articolano in misure ed azioni specifiche, definite, per quanto riguarda l Italia, a livello regionale con l obiettivo di rispondere alle reali esigenze dei vari territori, dando la possibilità di incrementare lo sviluppo anche di settori extra-agricoli, ma in qualche modo collegati all agricoltura, presenti nelle aree rurali. Il PSR viene cofinanziato dal fondo strutturale FEASR - Fondo europeo agrico32 lo per lo sviluppo rurale - con l obiettivo di aiutare gli Stati membri a finanziare le azioni contemplate nell ambito delle varie priorità della politica europea di sviluppo rurale, puntando a tre macro obiettivi: stimolare la competitività del settore agricolo e forestale, garantire la gestione sostenibile delle risorse naturali e dell ambiente, realizzare uno sviluppo territoriale equilibrato delle economie e comunità rurali. La nuova programmazione prevede un complesso di aiuti al settore per i prossimi 7 anni a partire dal 2014 (per le poche Regioni che sono state virtuose e hanno raggiunto l obiettivo della sua approvazione l anno scorso) ed il 2020. Nonostante ciò, la maggior parte degli enti regionali vedono nuovamente concretizzarsi uno spiacevole ritardo nel procedere all apertura delle prime misure a supporto degli investimenti agricoli. Allo stato attuale 15 regioni su 20 hanno visto approvato il loro documento di programmazione da parte della Commissione Europea e solo 9 hanno già provveduto a pubblicare le prime misure ed i relativi bandi. Allo stato attuale 18 regioni su 20 hanno visto approvato il loro documento di programmazione da parte della Commissione Europea Il quadro della nuova politica di coesione e delle politiche di sviluppo rurale risulta nuovamente variato nel passag- gio dal precedente periodo di programmazione 2007/2013 a quello attuale 2014/2020, contemplando una serie di novità, sia negli obiettivi delle politiche, sia nell architettura stessa della programmazione dei fondi a disposizione. Tutte le politiche in questione mirano, assieme agli altri fondi strutturali e di investimento europei, a soddisfare gli obiettivi definiti in base alle priorità della strategia di Europa 2020, nel quadro dell Accordo di partenariato tra lo Stato Italiano e l Unione Europea, per l ottenimento di uno sviluppo intelligente, sostenibile e inclusivo . Queste rappresentano le finalità comuni a tutte le politiche europee e nazionali, anche grazie alle risorse stanziate nel nuovo bilancio comunitario 2014-2020. Allo stato attuale solo 12 regioni hanno già provveduto a pubblicare le prime misure ed i relativi bandi sulla base del loro documento di programmazione approvato Le priorità strategiche Tali obiettivi sono perseguiti attraverso 6 priorità che a loro volta avranno specifiche aree di intervento, definite focus area , complessivamente pari a sedici/ diciotto che costituiscono gli obiettivi specifici del Programma, ad ognuna delle quali le regioni hanno assegnato una specifica dotazione finanziaria. Gli Stati membri hanno elaborato i rispettivi programmi di sviluppo rurale basan-
Programma di sviluppo rurale, avanti piano di Davide Abellonio