4/2022 siti o endoparassiti a seconda che trascorrano il loro ciclo di vita dentro o fuori i tessuti dell ospite (Smant et al. 2018). Un ulteriore classificazione li suddivide ulteriormente in base al loro stile di vita, tra migratori e sedentari (Sato et al. 2019). VITICOLTURA I danni causati possono essere diretti, dovuti alle lesioni e alterazioni provocate negli organi vegetali e al disturbo nella funzionalità della pianta, e indiretti, determinati dalla capacità dei nematodi di favorire la penetrazione e lo sviluppo nelle piante di funghi, batteri e virus. Nella vite i fitonematodi di solito danneggiano le radici, causando malformazioni e necrosi, rendendole incapaci di soddisfare le richieste della pianta (McKenry & Bettiga, 2013) e aumentandone la suscettibilità a infezioni secondarie da parte di batteri e funghi, mentre alcuni di essi agiscono come vettori di virus. Tra i principali generi di nematodi fitoparassitari associati alla rizosfera dei vigneti troviamo: Xiphinema spp, Meloidogyne spp., Pratylenchus spp., Tylenchulus spp, Mesocriconema spp. e Trichodorus spp. (Ferris et al. 2013, Malik I. M et al. 2022). Il genere Xiphinema (figura 2) comprende nematodi ectoparassiti migratori di dimensioni anche superiore a 5 mm, dotati di un lungo stiletto (figura 3), di cui circa 163 specie infettano un ampia varietà di piante, come fragola, quercia, rosa, carota, ciliegio, pesco, mais, vite, alcuni cereali, ecc. Le specie più frequenti in Italia nei vigneti sono Xiphinema index, X. diversicaudatum, X. italiae, X. pachtaicum. Lo Xiphinema index si nutre direttamente delle radici giovani delle viti provocandone ingrossamento e contemporaneamente trasmette il virus dell arricciamento della vite GFLV (figura 4) (M. Ricciolini & D. Rizzo, 2007). Sia gli adulti che le larve possono trasmettere il virus dopo 24 ore di contatto con piante virosate. Le larve perdono il potere infettivo durante le mute perché cambiano l odontostilo cosicché gli stadi giovanili debbono assumere nuovamente il virus per poterlo trasmettere (Tacconi, 1980). 5 Figura 2. Adulto di Xiphinema index vivo in un estratto acquoso Credits: Dottore Agronomo Mario Losito Le riserve di inoculo del virus nei vigneti sono rappresentate dalle radici che permangono nel suolo sulle quali le popolazioni del nematode, di solito concentrate negli strati di suolo fra 20 e 90 cm, possono sopravvivere più di un anno dall espianto della coltura. Anche i fitonematodi del genere Longidorus e Paralongidorus (tabella 1), sono frequenti nella rizosfera della vite, e fungono da vettori di nepovirus. Infatti diverse specie del genere Longidorus sono segnalate su vigneti di tutto il mondo tra cui Longidorus attenatus, Longido- rus diadecturus, Longidorus iranicus, Longidorus macrosoma, Longidorus protae, Longidorus africanus, Longidorus elongates, Longidorus goodeyi, Longidorus magnus e Longidorus diadectus (Ravichandra, 2014). Oltre ai nematodi che trasmettono virosi, di rilevanza economica ritroviamo i nematodi galligeni delle radici, di cui almeno 50 specie sono associate alla vite. Questo genere di nematodi parassiti delle piante è noto per indurre sintomi diagnostici visibili sulle radici della vite sotto forma di galle radicali, che derivano dall ipertrofia e all iperplasia dovute Figura 3. Particolare dello stiletto boccale estroflettibile di uno Xiphinema spp. Credits: Dottore Agronomo Mario Losito
I nematodi parassiti della vite: un mondo da conoscere