ENOLOGIA

L’enologia dei vini rifermentati in autoclave GABRIELE VALOTA

Nel complesso panorama della produzione dei vini spumanti, il Metodo Charmat o Martinotti rappresenta un approccio metodologico che combina astutamente tradizione e innovazione

La rifermentazione in autoclave, ideata originariamente da Federico Martinotti nel 1895 e successivamente resa celebre grazie alle ricerche condotte da Eugène Charmat, che nel 1910 arrivò a costruire e a brevettare l’autoclave, ha introdotto una profonda trasformazione nella produzione di vini frizzanti e di vini spumanti, contribuendo alla rapida creazione di bollicine.
La fase della rifermentazione rappresenta un punto cruciale nel complesso processo di produzione dei vini frizzanti e spumanti. Durante questa fase, il vino base viene trasferito in un ambiente sigillato noto come autoclave. Al vino base vengono aggiunti ceppi di lieviti selezionati, attivanti di fermentazione e lo zucchero necessario per avviare la rifermentazione. La durata della rifermentazione e dell’affinamento in autoclave può presentare notevoli variazioni, spaziando da alcune settimane fino a diversi mesi nel caso degli Charmat lunghi.