VITICOLTURA
Le analisi del terreno al momento dell’impianto sono fondamentali ma alle caratteristiche chimico-fisiche deve affiancarsi una valutazione attenta della fertilità biologica.
Chiariamo subito il nostro punto di vista in merito alle analisi chimico-fisiche del suolo, non per negarne l’importanza quanto piuttosto per
inquadrarle tra gli strumenti fondamentali di supporto alla decisione a cui l’agronomo ricorre nelle fasi prima della piantagione.
Infatti, almeno per un certo tipo di viticoltura che deve esaltare la territorialità delle uve e dei vini, le analisi non possono essere considerate
esaustive delle informazioni necessarie a questo scopo, ma dovrebbero essere corredate anche da una seria valutazione dell’attività biologica, per
verificare se all’interno della “casa” del vigneto siano presenti anche dei buoni coinquilini oltre che una muratura adeguata.
Questo tipo di valutazione ha assunto solo di recente la sua importanza, ma siamo certi che sia destinata ad assumere un ruolo sempre maggiore e ci
proponiamo di scriverne su uno dei prossimi numeri. Cerchiamo qui di limitare il campo ai soli aspetti chimico- fisici più importanti che sono alla base
di una efficace conoscenza e preparazione del terreno prima dell’impianto del vigneto.