CULTURA E SOCIETÀ

Domizio Cavazza, uno scienziato al servizio degli agricoltori DANIELE VERGARI

Noto soprattutto nel mondo dell’enologia per il contributo alla crescita della vitivinicoltura piemontese, l’opera di Domizio Cavazza fu anche dedicata alla ricerca, la formazione e la divulgazione

La figura di Domizio Cavazza (1856- 1913) è poco nota e merita certo un approfondimento. Personaggio singolare anche per il suo tempo, Cavazza fu un rigoroso innovatore, visionario, con una formazione di respiro europeo e una visione moderna del mondo degli studi tecnici agricoli ed enologici, le cui intuizioni avrebbero meritato certo un maggiore successo se non fosse morto prematuramente. Nato nel 1856 a Concordia sulla Secchia, in provincia di Modena, da famiglia di nobili ascendenze, profondamente inserita nel tessuto sociale cittadino: il padre era notaio del Comune mentre gli zii si erano laureati in Francia nelle scienze mediche. Vissuto quindi in un ambiente stimolante per gli studi, il giovane Cavazza si indirizzò precocemente verso gli studi tecnici seguendo i corsi di agronomia e agrimensura a Modena, laureandosi poi in Agraria a Milano nel 1878.