4/2024 di FABIO BURRONI, MARCO PIERUCCI, Studio Associato Agronominvigna - www.agronominvigna.it THOMAS NEMCIK . Grapegrafter Consulting (CA, United States) VITICOLTURA 10 Una nuova forma di allevamento per portainnesti di qualit superiore La nuova tecnica innovativa e vantaggiosa introdotta da Thomas Nemcik possibile ascoltare l articolo scaricando la traccia audio a questo link https://bit.ly/3NX11at o inquadrando il QRCode Il vivaismo viticolo europeo stato promotore di tutto il settore a livello mondiale. Dal nostro continente, in particolare dall Italia e dalla Francia, sono partite le basi per costruire un comparto capace di sostenere una viticoltura mondiale arrivata a circa 7,3 milioni di ettari e suddivisa in un patrimonio varietale che si attesta fra le 6.000 e le 15.000 variet (OIV, 2023). Il settore stato sottoposto, fin dal 1969, a una certificazione obbligatoria, che ha permesso lo sviluppo di una filiera viticola di qualit superiore rispetto a quanto si vedeva agli inizi degli anni Settanta del secolo scorso. Questa certificazione ha subito una serie di modifiche nel corso degli anni, che hanno favorito una crescente responsabilizzazione dei vivaisti e un continuo miglioramento dei cicli produttivi. La crescita professionale del settore ha permesso di ottenere piante di qualit superiore, con una serie di servizi capaci di soddisfare le necessit dei committenti: paraffinatura, celle frigorifere, micorrize, innesti diversi ecc. Allo stesso tempo, nel corso degli ultimi 30 anni, il vivaismo italiano cresciuto in dimensione permettendo alle imprese viticole di poter perseguire i propri obiettivi imprenditoriali. I livelli qualitativi attuali non devono rappresentare esclusivamente un traguardo raggiunto, ma una molla per continuare a crescere, anticipan- do cos le necessit che il settore o la normativa obbligheranno a percorrere in futuro. A livello nazionale il settore si concentrato nel Nord-Est italiano, principalmente in Veneto e Friuli Venezia Giulia, permettendo sia la crescita in generale delle aziende vivaistiche italiane, sia di destinare una parte degli utili alla ricerca e allo sviluppo; inoltre, contemporaneamente, la definizione dei distretti vivaistici a livello nazionale ha permesso la specializzazione della manodopera e il miglioramento della qualit finale dei prodotti. Il quadro generale deve adattarsi a una filiera vitivinicola sempre pi complessa, in cui gli investimenti da effettuare richiedono la piena collaborazione di un settore vivaistico capace di offrire un grande valore a tutti gli attori a valle. L attuale situazione climatica del bacino del Mediterraneo costringe il vivaismo a cambiare ottica produttiva, passando dalla ricerca della maturazione ottimale del legno a una serie di nuovi obiettivi volti ad affrontare le necessit attuali relative a calore, acqua, agenti patogeni e lotta obbligatoria. Il vivaismo viticolo uno dei settori pi controllati da parte dei Servizi fitosanitari regionali anche per il ruolo fondamentale che svolge in quanto moltiplicatore e custode del patrimonio viticolo, messo a disposizione dalla ricerca scientifica, pubblica e privata. In fondo, la crescita qualita- tiva di tante denominazioni italiane ed europee si deve al miglioramento genetico, che ha permesso di utilizzare selezioni clonali di qualit superiore a quelle che contraddistinguevano gli anni del fiasco . I cambiamenti che il sistema viticolo mondiale sta attraversando devono essere gestiti attraverso una maggiore integrazione di filiera e riducendo al massimo le parti del ciclo di produzione pi difficilmente controllabili. A livello vivaistico la specializzazione notevole, ma deve essere ulteriormente adeguata per sopperire alle nuove richieste dei committenti o degli organismi di controllo. NUOVE TECNICHE DI PRODUZIONE VIVAISTICA La ricerca scientifica sta aprendo nuovi scenari che delineano l importanza di un sano microbioma fin dall inizio dei cicli di vita della nuova pianta, sottolineando come questa nuova strada non possa essere messa a repentaglio da una gestione non adatta ad affrontare saldamente le problematiche attuali, come le malattie del legno o altri patogeni. D altro canto, i servizi fitosanitari obbligheranno a particolari controlli da effettuare sui sistemi produttivi, pur rimanendo all interno del comparto vivaistico tradizionale legato alle piante coltivate in pieno campo. Da questo punto di vista di particolare importanza l introduzione di nuove forme di pro-