Viticoltura VITOVSKA, orgoglio del Carso Un vitigno autoctono e transfrontaliero L a parola biodiversità è una parola che al giorno d oggi viene utilizzata frequentemente, un termine che è di moda, ma che il più delle volte viene utilizzato a sproposito. Il termine deriva dall inglese biodiversity e indica la varietà biologica di un ecosistema. Nel corso degli ultimi anni la parola biodiversità ha trovato applicazione nel campo dell agricoltura, e di riflesso, in ambito vinicolo. Certo, i vitigni sono molti, la biodiversità esiste ma in un contesto come quello della provincia di Trieste, con il Carso a far da padrone, il termine assume connotati differenti. Nel territorio triestino la parola biodiversità si coniuga con vitigni autoctoni, pertanto con Refosco (il vitigno dal quale si produce il Refosco dal Peduncolo Rosso e il celebre Terrano) e soprattutto, con Vitovska. Non propriamente per quel che concerne la produzione di vini differenti a partire da uno stesso vitigno, bensì con la differenza di sapore e gusto donato dal terreno al prezioso vino locale. La Vitovska è un vitigno a bacca bianca, resistente alla gelida bora invernale e all arsura dell estate; oltre che sul Carso triestino trova terreno fertile anche nella confinante Slovenia, in cui ha il nome di Vitovska Garganja. Il grappolo, compatto, ha forma piramidale, l acino sferico, di media grandezza, con buccia sottile, ricco di pruina. Riscoperto da qualche anno è entrato ormai nel patrimonio enoico collettivo; è un vino secco, di buona struttura, con caratteristiche organolettiche inconfondibili, quando conquista lo fa per sempre... Il colore è giallo paglierino fino all ambra, in bocca si avverte una buona acidità unita alla sapidità che arriva col vento, dal golfo. Ha sentori di mandorla, pera e, a volte, di erbe aromatiche, mediamente alcolico. E un vino che presenta peculiarità leggermente differenti che rispecchiano il tipo di vinificazione scelto dal produttore. La differenza tra le Vitovska prodotte deriva principalmente dalle caratteristiche del terreno ove il vitigno viene impiantato. Il territorio della provincia di Trieste, come è ben noto, varia la propria conformazione e composizione passando da un contesto di terra rossa autoctona derivante dalla degradazione delle rocce calcaree (il cosiddetto a cura del CONSORZIO DI TUTELA VINI DEL CARSO con la collaborazione di AURORA ENDRICI Carso geologico) a zone dove prevalgono terreni arenacei o flysch. Tale zona è delimitata dal Golfo di Trieste e arriva fino a San Dorligo, da dove prosegue, seguendo il confine di Stato, verso Prebenico, S. Barbara e Chiampore fino a Lazzaretto. Vini dalle caratteristiche differenti, quelli coltivati sulla terra rossa, quei terreni a pH leggermente acido che derivano dalla degradazione delle rocce calcaree e che, a causa di una maggiore presenza di ferro nel suolo, si tingono di rosso. Vini di ottima qualità, a elevata gradazione alcolica, di buona struttura, bassa acidità e profumati, quelli che si producono dalle colture impiantate su questi terreni. Gli innesti sulla componente marnosa del territorio carsico potano alla produzione di una Vitovska leggermente più aspra, a causa dello scarso adsorbimento del terreno che causa la permanenza della matrice organica in superficie con il conseguente dilavamento, matrice organica che conseguentemente riesce ad arricchire la pianta di vite. Differente ancora è il vino prodotto su impianti coltivati su terreni arenacei. Le arenarie sono rocce matrice carbonatica, pertanto ricche di sali minerali, che inglobano una frazione detritica costituita da calcite, quarzo, altri silicati e resti di microfossili. Sono rocce molto dure, compatte, rigide con un colore che passa dal grigio chiaro al grigio scuro. La degradazione si ha per opera degli agenti atmosferici. Sono rocce però con un assorbimento d acqua ancora più ridotto rispetto alle marne, ma che garantiscono di base una concentrazione elevata di sali. I vini prodotti sono ricchi di estratto, morbidi e aromatici. Leggi anche: Vitovska senza confine, di Aurora Endrici, sulla newsletter 16/2010 di Millevigne http://periodico.millevigne.it (scegliere dal menu newsletter e poi ultima newsletter ). Il castello di Duino, sede della manifestazione Vitovska e mare dello scorso giugno. 11
VITOVSKA, orgoglio del Carso. Un vitigno autoctono e “transfrontaliero”, a cura del CONSORZIO DI TUTELA VINI DEL CARSO con la collaborazione di AURORA ENDRICI