Economia Dell etilometro e del futuro dei viticoltori e... del vino! di matteo marenghi La Fivi a Milano ha denunciato il grave stato di crisi dei vitivinicoltori, puntando decisamente il dito contro una campagna anti alcol che produce danni senza rimediare alcunché. Criticato anche l uso dell etilometro, ritenuto inidoneo a misurare la capacità di guida delle persone. S ovvertendo le più elementari regole giornalistiche vorrei premettere una considerazione personale, che è al contempo anche una conclusione a quanto sto per riferirvi; non è certo scatenando una crociata contro l etilometro che si potranno risolvere i problemi del vino, anche se è giusto che il tema venga affrontato con doveroso rigore. Probabilmente ci si scaglia, un po istintivamente, contro lo strumento che oggi rappresenta un nuovo pericoloso interfaccia nei rapporti fra il consumo di vino e la vita di tutti noi. Tuttavia dovrebbe oramai essere noto come sostenere il comparto enoico spingendo sul tema alcol-vino-salute e legalità sia assai rischioso, oltre che poco illuminato; da qualunque parte ci si trovi, infatti, stiracchiare per la ma- 24 nica la scienza e/o la legge (peggio ancora la religione!) è sempre aleatorio e spesso, alla lunga, controproducente. Le soluzioni vanno probabilmente cercate altrove, ma procediamo con ordine; prima i fatti, ovvero la conferenza stampa della Fivi il 15 settembre scorso a Milano sul tema Etilometro: allarmismo, proibizionismo o semplice business? . Grido d allarme dei piccoli vitivinicoltori La Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti (Fivi) riunisce 600 viticoltori, in rappresentanza di 5.500 ettari di vigna e 3,5 milioni di bottiglie di vino, per un controvalore di 0,5 miliardi di euro. Siamo ha detto il presidente