Legislazione Scarti di vinificazione alternative alla distillazione di MONICA MASSA Dall uso agronomico indiretto, all uso energetico a quello farmaceutico: sono alcune delle possibilità di utilizzo dei prodotti di scarto della vinificazione, previsti dal Decreto Ministeriale n. 7407 del 4 agosto2010. V inacce e fecce anche per usi alternativi alla distillazione: si tratta di un ampliamento delle possibilità di ritiro sotto controllo dei sottoprodotti che prima era riservato a chi produceva meno di 100 Hl di vino. La nuova OCM vino, togliendo gli aiuti comunitari alla distillazione come pure un prezzo minimo dei sottoprodotti, ha reso improponibile l obbligo per i produttori di continuare a conferire alle distillerie fecce e vinacce, pur mantenendo un controllo su questi scarti al fine di evitare che vengano utilizzati per la produzione di vini sovratorchiati e la sofisticazione. scicolo aziendale, a condizione di un espresso impegno ad utilizzare i sottoprodotti stessi per uso agronomico. - Uso agronomico indiretto,mediante l utilizzo dei sottoprodotti per la preparazione di fertilizzanti - Uso energetico, mediante l utilizzo dei sottoprodotti quale biomassa per la produzione di biogas o per alimentare impianti per la produzione di energia, utilizzati anche congiuntamente ad altre biomasse combustibili. - Uso farmaceutico, mediante l utilizzo dei sottoprodotti per la preparazione di farmaci. Col DM 7407 dell agosto scorso alle aziende vitivinicole vengono date delle alternative alla distillazione: - Uso cosmetico, mediante l utilizzo dei sottoprodotti per la preparazione di cosmetici. - Uso agronomico diretto, mediante la distribuzione dei sottoprodotti nei terreni agricoli, nel limite di 3.000kg per ogni ettaro di superficie agricola risultante dal fa- Le regioni e le Province autonome sono chiamate a gestire tempi e modi di distribuzione dei sottoprodotti, in relazione al mantenimento della fertilità e della struttura delle superfici agricole utilizzate, e hanno potere decisionale anche per quanto riguarda gli altri usi alternativi, potendo prevedere esclusioni e limitazioni in relazione a specifiche normative regionali. Per approfittare di questa opportunità, che cerca di nobilitare in qualche modo anche i prodotti di scarto della vinificazione continuando comunque a monitorare tutta la filiera, i produttori dovranno comunicarlo via fax o via email all Ispettorato Centrale per il Controllo Qualità dei Prodotti Agroalimentari del territorio mediante la compilazione di un apposito modello, almeno quattro giorni prima dell inizio delle operazioni di ritiro. 4