Eventi, cultura, società L alluvione colpisce duramente il Soave: la solidarietà del mondo vitivinicolo Trentino e Alto Adige: la viticoltura bio cresce per superficie e qualità delle uve A vendemmia terminata l esondazione dei torrenti Alpone e Tramigna ha provocato gravi danni alla viticoltura e alle strutture dei produttori di Soave. La cifra del danno alla filiera produttiva del Soave, vino bianco simbolo dell enologia italiana nel mondo, è stimata ad oggi in 7 milioni di euro, ma il conto potrebbe lievitare. Sono oltre 120 le aziende colpite, 8 in modo molto grave. Si registrano danni a serbatoi, impianti, attrezzature, sistemi informatici, e magazzino. Alcuni rustici sono stati completamente allagati con danni a trattori, macchine operatrici ed attrezzature, irrecuperabili per la quasi totalità. I 500 ettari di vigneto, sui 7000 totali della denominazione, rimasti sottacqua per circa una settimana, hanno subito danni parzialmente recuperabili, eccezione fatta per quelle aree nei pressi delle esondazioni, dove la violenza dell acqua ha di fatto cancellato diversi ettari di vigneto specializzato. Un danno molto significativo a cui devono essere aggiunte le spese per il ripristino di molte strade poderali oggi impraticabili e dell intera rete di smaltimento delle acque riempita di fango. Naturalmente in zona si parla di gravi errori nella gestione del territorio, ma purtroppo da questi errori pare che non si impari mai nulla. Comunque la mobilitazione solidale dei viticoltori meno colpiti verso i loro colleghi più sfortunati è stata immediata e generosa, e ha visto l impiego di molte giornate di lavoro, di trattori, rimorchi e ogni altra attrezzatura utile a tamponare il disastro. I lettori di Millevigne che desiderano offrire un contributo alla ricostruzione possono farlo utilizzando il conto della Parrocchia - Caritas: IT 02 A 05188 59580 000000033977 intestato a Caritas Parrocchia di Monteforte, causale sostegno per il dopo alluvione (foto Elisabetta Tosi). La viticoltura biologica in Trentino sta crescendo sia in termini di superficie che di qualità. Attualmente sono oltre 150 gli ettari coltivati con questa tecnica che non prevede l utilizzo di diserbanti e prodotti chimici di sintesi. quanto emerso all Istituto Agrario di San Michele all Adige nell ambito dell incontro organizzato in agosto in collaborazione con la stazione sperimentale di Laimburg per la presentazione delle prove dimostrative e sperimentali condotte in viticoltura e frutticoltura biologica. Il comparto biologico sta registrando un interesse crescente e lo dimostra l elevata partecipazione di produttori accorsi all incontro in più di duecento, provenienti anche dal centro-nord Italia. L appuntamento si ripete ormai da diversi anni prima della raccolta. Per la viticoltura sono stati illustrati i risultati di sperimentazioni su oidio, peronospora e sulla possibilità di ridurre la compattezza dei grappoli con mezzi meccanici. La gestione biologica del vigneto e del frutteto-spiega Enzo Mescalchin, responsabile dell Unità di sperimentazione agraria e agricoltura sostenibile sta dimostrando di poter conciliare obiettivi ambientali ed economici anche in periodi difficili come questo. Anche sul piano della protezione delle piante si possono ottenere buoni risultati se gli operatori sono ben preparati e osservano con attenzione quanto avviene in campo . Fonte: Ufficio Stampa Fondazione Edmund Mach, Silvia Ceschini. CEVI lancia MOWINE , il programma Erasmus per i giovani vignaioli indipendenti La Confederazione Europea dei Vignaioli Indipendenti ha avviato un interessante programma di mobilità per per giovani produttori di vino, che mira ad aumentare la competitività, facilitare l innovazione e promuovere lo scambio di buone prassi nel settore vitivinicolo europeo. Questo scambio ha lo scopo di promuovere il trasferimento di conoscenze, la valorizzazione del savoir-faire, l apprendimento delle lingue e l arricchimento culturale e si rivolge principalmente a giovani vignaioli e vignaioli esperti affiliati ad una federazione facente parte della CEVI. Palo di testa di questo progetto la Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti FIVI, (membro CEVI dal 2009), la prima ad ospitare presso uno dei suoi soci (Tenuta Valgiano, Toscana) un giovane viticoltore francese. Per maggiori informazioni http://cevi-eciw.eu/actualites php?page=40&LangueSite=en http://www.fivi.it 30