Viticoltura La riclassificazione degli agrofarmaci Cosa bolle in pentola C ontinua a mantenersi piuttosto dinamico lo scenario dei prodotti fitosanitari in Italia. La causa è da individuare soprattutto nel quadro normativo europeo sulla registrazione e la classificazione sempre in continua evoluzione. In effetti da alcuni anni assistiamo a tutta una serie di cambiamenti: alcuni principi attivi sono stati revocati o ampiamente ridimensionati nel loro uso, altri, che per anni erano stati additati per il loro favorevole profilo ecotossicologico, improvvisamente hanno subito un peggioramento della loro classificazione, per altri ancora sono stati modificati i limiti massimi dei residui sulle derrate, con conseguente diminuzione o aumento degli intervalli di carenza. Questa situazione è il risultato dell azione congiunta di diverse norme comunitarie che si sono incessantemente susseguite in quest ultimo ventennio. Ne abbiamo parlato già in alcune occasioni da queste pagine (Mille Vigne, numeri 3 del 2008 e 2009), ma col passare del tempo la situazione è divenuta sempre più aggrovigliata e difficile da capire anche per gli addetti ai lavori, per cui si rende necessario un approfondimento per meglio comprendere cosa stia bollendo in pentola e quali siano le ricadute sulle aziende viticole. A che punto siamo con la revisione europea delle sostanze attive voluta dalla direttiva 91/414? Questo provvedimento ha definito i criteri omogenei di autorizzazione ed immissione in commercio dei prodotti fitosanitari e nello stesso tempo ha attivato un processo di revisione dei principi attivi già presenti sul mercato. Dopo la sua entrata in vigore, avvenuta nel luglio del 1993, tutte le sostanze nuove sono state autorizzate sulla base delle norme da esso definite, mentre per quelle note, autorizzate prima del 1993 dai singoli Stati con procedure eterogenee, è stato avviato un programma di revisione omogenea secondo nuovi criteri uniformi. In particolare la direttiva ha istituito una specifica lista comunitaria, il cosiddetto Annex 1, in cui vengono iscritti tutti i principi attivi che superano positivamente il processo di valutazione. La revisione ha riguardato circa 1.000 principi attivi presenti sul mercato europeo prima dell entrata in vigore della direttiva, di questi circa 750 non hanno superato la procedura e sono stati eliminati per diversi motivi: per la maggior parte (67%) le industrie non hanno presentato 6 di IVANO SCAPIN la necessaria documentazione o questa era incompleta, mentre sono circa 70 le sostanze che sono state ritirate dal mercato perché la valutazione ha dimostrato che non erano sicure per la salute umana e per l ambiente. Una bella pulizia! Inoltre sono circa 150 i nuovi principi attivi registrati con la nuova procedura dopo l avvio della direttiva. Il processo di revisione è stato formalmente concluso il 31 dicembre 2009 con quasi sei anni di ritardo rispetto al termine del progetto originale; in realtà devono essere ancora valutate circa una sessantina di sostanze che erano state sottoposte al cosidetto ritiro volontario (Mazzini, 2010a). Queste molecole usufruiranno di una procedura accelerata di valutazione e, nel caso in cui non venissero iscritte nell Annex 1, gli Stati Membri dovranno revocarle entro il 31 dicembre 2011 (Reg. UE 741/2010). Per quelle che invece saranno valutate positivamente, inizierà il processo di ri-registrazione a livello nazionale, per cui potranno permanere sul mercato solo i formulati delle società che hanno presentato i dati a livello comunitario o che disporranno di una lettera di accesso ad essi. Di questa sessantina di sostanze, ancora in sospeso, fanno parte alcune di particolare interesse per la viticoltura (Tab.1): la loro eventuale esclusione comporterebbe la possibilità di impiegarle solo fin al 31 dicembre 2011. Esistono comunque fondate ragioni per ritenere che molte di esse verranno inserite nell Annex 1. Tabella 1 Sostanze attive non ancora valutate di particolare interesse per la viticoltura: Insetticidi-acaricidi Erbicidi Fungicidi Azadiractina Cicloxidim Ditianon Exitiazox Fluazifop-P Fenazaquin Isoxaben Flufenoxuron Oxyfluorfen Piridaben Tebufenozide Il punto sui prodotti rameici I fungicidi rameici hanno superato positivamente la revisione della direttiva 91/414 all inizio del 2009 e sono stati inseriti nell allegato 1 con le seguenti forme: idrossido, ossicloruro, poltiglia bordolese, ossido rameoso e solfato tribasico. Ora si è passati alla fase successiva di ri-registrazione a livello nazionale dei relativi formulati